Alberghi chiusi
per Dpcm «Meglio
pensare al 2021»

di Luciano Scarpetta
Sul Garda resteranno quasi tutti chiusi gli hotel: con le ultime restrizioni non vale la pena di aprire
Sul Garda resteranno quasi tutti chiusi gli hotel: con le ultime restrizioni non vale la pena di aprire
Sul Garda resteranno quasi tutti chiusi gli hotel: con le ultime restrizioni non vale la pena di aprire
Sul Garda resteranno quasi tutti chiusi gli hotel: con le ultime restrizioni non vale la pena di aprire

Cambiano le regole, ma per il comparto turistico ricettivo del Garda bresciano il risultato resta immutato: troppi i paletti, tanto vale rimandare le aperture a tempi migliori. «MI SONO confrontato online con i rappresentanti dei nostri 800 associati, da Sirmione a Limone, e il nostro partner Visit Brescia, con il quale intensificheremo le collaborazioni promozionali del comprensorio - spiega il presidente del Consorzio turistico Garda Lombardia, Luigi Alberti - e senza tanti giri di parole non l’abbiamo presa molto bene. Soprattutto sul versante della ristorazione rimangono problemi importanti. La chiusura alle 18 non incentiva certo le persone a scegliere il lago per concedersi qualche giorno di vacanza. Per questo motivo le attività, che apriranno per il periodo natalizio, si conteranno sulla punta delle dita». Se lo scorso anno, sulla riviera bresciana del Benaco è rimasto aperto il 10% delle strutture, quest’anno con il divieto di spostamenti tra regioni dal 20 dicembre al 6 gennaio, sarà impossibile ripetere questi numeri. Conferme in questo senso giungono anche da Limone. Salvato il salvabile, nei mesi estivi dopo il lockdown primaverile, le ripercussioni della seconda ondata pandemica non permettono margini di sopravvivenza. «Qui a Limone non apre nessuno, non perché non vogliamo, ma con le norme attuali siamo obbligati a rimanere fermi», ammette il vice sindaco (e albergatore) Franceschino «Chicco» Risatti. Il rientro nelle abitazioni è confermato dalle 22 alle 6, quindi niente cene di Natale o veglioni di Capodanno; inoltre, resta il divieto di spostamento tra regioni anche in fascia gialla. «Non è certo ideale per un territorio, come il nostro, al confine con la Provincia autonoma di Trento», sottolinea Risatti. AL NETTO delle luminarie natalizie sempre e comunque «sopra le righe», come da tradizione, del maxi presepio allestito in piazza e quello subacqueo del lungolago, che sarà installato sul fondale tra qualche giorno dagli associati del Tritone sub di Desenzano in ricordo Mirko Piantoni (scomparso il 16 gennaio 94 a soli 29 anni), tutto il resto è stato cancellato. Compresa l’apertura invernale della limonaia del Castél. «Nessuno discute le emergenze sanitarie - precisa Risatti - ma non si capisce perché in altri Paesi, magari che stanno peggio di noi, vengono adottate diverse contromisure sul distanziamento sociale. Senza andare lontano, già nella “gialla” Riva del Garda la situazione cambia». Per questo al Consorzio turistico Garda Lombardia si guarda avanti, auspicando il cambio di rotta nella prossima stagione. «La volontà è di prepararci al meglio per il 2021 - assicura il presidente Luigi Alberti - concentrando gli sforzi soprattutto su due direttrici: la collaborazione con Visit Brescia e la promozione “Unica” del Garda con i colleghi veneti e trentini. Si esce dalle secche pandemiche solo facendo sistema». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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