LA PANDEMIA

Alto Garda zona bianca: cinque comuni Covid-free

di Luciano Scarpetta
Magasa da record, si accodano Valvestino, Limone, Tremosine e Tignale. E Gargnano è ormai a un passo da «quota zero»
L’ingresso dell’abitato di Magasa: è comune Covid-Free come lo sono anche diversi paesi vicini della zona dell’Alto Garda
L’ingresso dell’abitato di Magasa: è comune Covid-Free come lo sono anche diversi paesi vicini della zona dell’Alto Garda
L’ingresso dell’abitato di Magasa: è comune Covid-Free come lo sono anche diversi paesi vicini della zona dell’Alto Garda
L’ingresso dell’abitato di Magasa: è comune Covid-Free come lo sono anche diversi paesi vicini della zona dell’Alto Garda

Cinque su nove: è il numero dei Comuni Covid free dell’area comprensoriale del Parco alto Garda bresciano. Sono Magasa, Valvestino, Tremosine, Tignale e Limone, ma entro pochi giorni altri Comuni potrebbero entrare a far parte della singolare «zona bianca» benacense. In vetta a questa personalissima classifica troviamo ovviamente Magasa, dalla prima ora del 2020 sempre a quota zero. Qui ai 972 metri di altezza al confine con la Provincia autonoma di Trento l’isolamento è solo territoriale e non domiciliare, in un Comune di 103 residenti che, secondo i dati dell’Istat è più vecchio di tutta la Lombardia con un’età media di 62,8 anni. Da oltre un anno si vive praticamente sottovuoto, in una bolla protettiva istituita dal sindaco Federico Venturini che non ha contemplato nell’ultimo mese di gennaio nemmeno i Tridui, festa religiosa della luce di origini austro-ungariche, che si celebrava ogni anno senza interruzione dal 1740. Giusto per dire, nemmeno in tempo di guerra la cerimonia religiosa era stata sospesa: nel 2021 è stata invece annullata per timore dei contagi che si sarebbero magari registrati con l’arrivo in paese di numerosissimi fedeli dai comuni limitrofi. Non se la passa male nemmeno il Comune di Valvestino da quasi due mesi senza positivi da coronavirus: anche in questo caso l’isolamento territoriale gioca un ruolo determinante per le sorti pandemiche dei residenti. All’estremità nord della riviera a Limone, da circa tre settimane Covid free, si sorride in questi giorni a denti stretti dopo la recente decisione dell’Ast (non di Asst Garda come in un primo momento comunicato) di bloccare l’iniziativa rivolta ai turisti che prevedeva la possibilità di effettuare il tampone in paese al «Servizio Medico per i turisti» prima del rientro in Patria; e dopo i picchi autunnali e il cluster nell’unica frazione a lago di Campione, sorridono senza contagi da oltre un mese anche le altre diciassette frazioni sparse sull’altopiano del Comune di Tremosine. Qui le preoccupazioni maggiori sono adesso per la strada della Forra che collega con la riviera del lago, «contagiata» dal 28 dicembre scorso dagli smottamenti causati dal maltempo. Conclusa senza ripercussioni per ospiti e personale l’emergenza alla Casa di Riposo Manlio Bonincontri, anche nel Comune di Tignale da diverse settimane non si registrano più contagi. Se il trend continuerà come negli ultimi giorni, tra poco anche Gargnano raggiungerà quota zero; ieri sera il sindaco Giovanni Albini comunicava solo un paio di concittadini in isolamento domiciliare. Curva in discesa anche a Toscolano dove ieri pomeriggio il conteggio era fermo a 17 persone attualmente positive. Anche a Gardone Riviera tra poco il totale dei contagiati sarà sotto le due cifre; ieri il vice sindaco Gianpiero Seresina comunicava solo 10 residenti alle prese con il virus. Buone nuove anche da Salò, con i suoi circa 10.700 abitanti, il Comune più popoloso dei nove dell’area Parco: solo 16 contagiati, 11 di questi in isolamento domiciliare e 4 ospedalizzati.•.

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