Anche dal cielo le ricerche del camionista scomparso Forse precipitato nel lago

di L.SCA.
L’elicottero  accanto alla parete a strapiombo sul lago sulla 45 Bis
L’elicottero accanto alla parete a strapiombo sul lago sulla 45 Bis
L’elicottero  accanto alla parete a strapiombo sul lago sulla 45 Bis
L’elicottero accanto alla parete a strapiombo sul lago sulla 45 Bis

Ancora senza esito le ricerche dell’autotrasportatore straniero di cui non si hanno più notizie da cinque giorni. IL SUO FURGONE con targa polacca era stato individuato lunedì pomeriggio dai colleghi della ditta dell’Est dopo aver localizzato la posizione il Gps, in una piazzola di sosta sulla Gardesana in prossimità della galleria Rainelli che conduce al Prà de la Fam di Tignale. Proprio qui ieri pomeriggio è stata allestita la base delle ricerche, tra gli sguardi curiosi e allarmati di decine di turisti ignari di cosa stesse accadendo. SUL POSTO c’era un mezzo esercito di squadre di soccorso, composto nell’occasione a terra dai carabinieri di Gargnano e in acqua da una pattuglia della Guardia Costiera di Salò, oltre a una quindicina di uomini dei Vigili del fuoco di tutte e tre le regioni benacensi: per la precisione le squadre dei Vigili del fuoco effettivi di Salò, i colleghi del Saf (il nucleo Speleo alpino fluviale) di Brescia e il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Trento, giunti nel primo pomeriggio con una motovedetta dotata di Rov, per le ricerche in profondità sui fondali. Nel pomeriggio, intorno alle 16, è comparso sui cieli gardesani anche un elicottero dei Vigili del fuoco di Venezia che dall’alto ha scandagliato visivamente tutto il costone a strapiombo sul lago, facendo quattro «giri», nella speranza di individuare qualche elemento utile alle indagini. INUTILMENTE: del giovane autista ucraino classe 1988, nessuna traccia. Oggi dalle 6.30 le ricerche proseguiranno ancora nei fondali del lago (per la cronaca stiamo parlando del tratto più profondo dell’intero bacino, con la costa che degrada quasi verticalmente verso il basso) e per l’occasione anche a terra, ancora sull’intero costone roccioso nel tratto sottostante la piazzuola di sosta della strada Gardesana. Rimangono aperte tutte le ipotesi, anche se la più accreditata secondo gli investigatori, pare proprio quella della disgrazia. Accanto al furgone infatti, gli amici hanno trovato il tavolino apparecchiato con alcuni resti di cibo consumato e una fune legata al gancio di traino del camion che scendeva verso il lago.

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