IL PROGETTO

Arriva il museo della «Repubblica di Salò», e fa già discutere

di Luciano Scarpetta
Via libera all'allestimento permanente al MuSa. L'Anpi: "No a un'operazione turistico-commerciale sulla falsariga di Predappio"
Una rara immagine di Mussolini nei giorni della Rsi: qui è in bicicletta nei giardini di Villa Feltrinelli
Una rara immagine di Mussolini nei giorni della Rsi: qui è in bicicletta nei giardini di Villa Feltrinelli
Una rara immagine di Mussolini nei giorni della Rsi: qui è in bicicletta nei giardini di Villa Feltrinelli
Una rara immagine di Mussolini nei giorni della Rsi: qui è in bicicletta nei giardini di Villa Feltrinelli

Via libera dalla Giunta comunale di Salò al progetto definitivo-esecutivo per l’allestimento permanente dedicato al periodo storico della Repubblica sociale italiana (la cosiddetta «Repubblica di Salò») al museo cittadino del MuSa: 235 mila euro il costo dell’allestimento di una sezione (100 mila finanziati dalla Regione) che tratta uno dei temi più delicati e controversi della storia del Paese.

Un museo nel museo

C’è molta attesa dunque per un’esposizione che dovrà essere necessariamente essere chiara e completa nei contenuti. Sarà in pratica un museo nel museo che già ospita le raccolte d’arte della cittadina nei diversi periodi storici, dai secoli della Serenissima (1426-1797), alle collezioni tra metà ‘800 agli anni venti del ‘900, Gasparo da Salò e la liuteria, la collezione del Nastro Azzurro, la raccolta del disegno e molto altro ancora.

Per rievocare ed illustrare la drammaticità del periodo storico, con la finalità di approfondirne la complessità e le molte sfaccettature, l’Amministrazione comunale in collaborazione con la direzione del museo, si è affidata ai contenuti storici curati da un Comitato tecnico scientifico con rappresentanze politiche diverse, formato dal presidente del Centro studi sulla Rsi Roberto Chiarini e la collaborazione dei docenti di Storia contemporanea Giuseppe Parlato ed Elena Pala.

Al quarto piano del MuSa su una superficie di 220 metri quadri

L’allestimento permanente sarà realizzato da gennaio a maggio trovando collocazione al quarto piano del MuSa per una superficie di 220 mq. Prevede l’uso di pannelli espositivi modulari, autoportanti, configurabili.

Il percorso espositivo si articolerà dalla nascita della Rsi, ripercorrendo i luoghi, la vita quotidiana, l’esercito, il nemico, la questione ebraica, la Resistenza e i bombardamenti, raccontando le storie delle persone, la liberazione, la capitolazione e piazzale Loreto. Tra le sezioni tematiche, spazio alla mappa dei luoghi della Rsi, i rifugi antiaerei, i discorsi del duce e il Mussolini privato, le testimonianze e la vita del tempo.

L'Anpi: "No a un'operazione sulla falsariga di Predappio"

Anche l’Anpi è stata informata nei dettagli del progetto didattico-culturale: «L’auspicio è che l’operazione non scada in turistico-commerciale sulla falsariga di Predappio».

Indispensabile inoltre «evidenziare la sudditanza della Rsi nei confronti del Terzo Reich». Non ultimo il ruolo della rsi per la denuncia e la cattura di ebrei: «Nel solo bresciano – sottolinea lo storico ricercatore dell’Anpi Bruno Festa – i fascisti hanno contribuito per oltre il 50% nell’arresto e la deportazione di due dozzine di ebrei locali». •.

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