L'epidemia

L'aviaria fa strage di volatili sul Garda. I rischi (molto bassi) per l'uomo e i consigli

Lago di Garda, i gabbiani morti sulla spiaggia e sul lungolago a Desenzano

Nelle ultime settimane sono state trovate le carcasse di centinaia di gabbiani morti sulla sponda bresciana del Lago di Garda e le conferme ad ogni singolo caso sono state le stesse: si tratta di influenza aviaria. Nel video girato a Desenzano oggi (mercoledì primo marzo 2023) da Filippo Venezia di Only Crew si vedono vari esemplari di gabbiani morti sulla spiaggia e sul lungolago del Desenzanino.

Positivi al virus non solo gabbiani, ma anche fenicotteri, aironi e cigni

Anche se il rischio di trasmissione dell'influenza aviaria ad altri mammiferi e all'uomo è molto bassa (lo confermano le Faq del ministero della Salute), una nota di Ats, l'azienda territoriale per la salute della provincia di Brescia, ha pubblicato un vademecum per chi dovesse essere a contatto con gli animali. In caso di rinvenimento di uccelli morti, il personale preposto adotti alcune misure di protezione, nella manipolazione delle carcasse: 

  • indossare sempre la mascherina FFp2 o FFp3 e guanti monouso
  • riporre le carcasse degli animali deceduti in un doppio sacco di plastica resistente ben chiuso, in attesa che venga conferito all'Istituto Zooprofilattico
  • eliminare i guanti o altro materiale monouso in appositi sacchi di plastica
  • evitare di compiere operazioni che facilitino il contatto di materiale fecale con le mucose, ad esempio strofinarsi gli occhi con le mani sporche
  • lavarsi accuratamente le mani dopo aver manipolato gli animali
  • lavare ad alta temperatura indumenti ed attrezzature utilizzate
  •  non introdurre in casa o in aree frequentate da specie sensibili indumenti, scarpe, stivali o attrezzature utilizzate durante la manipolazione di uccelli selvatici morti o con segni di malattia, prima di averli lavati

Rischio di trasmissione all'uomo?

Per chi non dovesse avere a che fare professionalmente con carcasse di volatili morti, il consiglio è ovviamente quello di non toccarli per nessun motivo

L'uomo può infettarsi con il virus dell'influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti (vivi o morti) e/o loro escrezioni (in particolare con le feci e gli oggetti o superfici contaminate da queste). Non c'è alcun rischio di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova.

I consigli per gli allevatori

Ci sono poi i consigli dell'Ulss per gli allevatori:

  • Evitare il contatto dell'avifauna selvatica con il proprio pollame
  • Mantenere cibo e acqua al coperto, per non fungere da richiamo per l'avifauna
  • Circoscrivere e coprire l'area in cui vivono i propri volatili

 

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