Basta bar e ristoranti Sirmione si mette a dieta

Il centro storico di Sirmione blocca l’apertura di nuove attività di somministrazione. Nuovi e stringenti limiti anche per le frazioni Colombare e Lugana
Il centro storico di Sirmione blocca l’apertura di nuove attività di somministrazione. Nuovi e stringenti limiti anche per le frazioni Colombare e Lugana
Il centro storico di Sirmione blocca l’apertura di nuove attività di somministrazione. Nuovi e stringenti limiti anche per le frazioni Colombare e Lugana
Il centro storico di Sirmione blocca l’apertura di nuove attività di somministrazione. Nuovi e stringenti limiti anche per le frazioni Colombare e Lugana

Una stretta al commercio «food», ponendo un limite a nuove attività come bar, gelaterie, ristoranti e tavole calde, per trovare un equilibrio tra le attività commerciali, garantire più spazio ai negozi di vicinato e anche, perché no, tutelare l’identità locale di Sirmione come luogo ricco di storia, di charme e di eleganza. Dunque martedì in Consiglio comunale verrà votata la revisione delle regole sull’apertura di attività che somministrano cibo e bevande: il secondo «caso» in Lombardia dopo Bergamo, condiviso con le associazioni di categoria e modulato per le diverse aree della penisola. «Questo documento giunge al termine di un iter molto articolato - spiega il sindaco Luisa Lavelli -. Confermando il bilanciamento funzionale allo sviluppo, verranno rispettate tutte le zone d’insediamento delle attività». Sirmione è stata quindi divisa in tre macro aree: centro, Colombare e Lugana. (...)

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