Batteri di fognatura nel lago Ecco le acque da bocciare

di Alessandro Gatta
I prelievi di Legambiente sono stati svolti in 7 punti della riviera bresciana e in sei della costa veronese del Garda
I prelievi di Legambiente sono stati svolti in 7 punti della riviera bresciana e in sei della costa veronese del Garda
I prelievi di Legambiente sono stati svolti in 7 punti della riviera bresciana e in sei della costa veronese del Garda
I prelievi di Legambiente sono stati svolti in 7 punti della riviera bresciana e in sei della costa veronese del Garda

Non è la mappa delle spiagge «buone» o «attive», ma un focus su quei luoghi della costa del lago che da anni presentano criticità ambientali: nello specifico, concentrazioni di enterococchi intestinali o Escherichia coli (i «batteri da fogna») rovenienti da scarichi o da torrenti, superiori a determinate soglie di inquinamento o di forte inquinamento. Luoghi che spesso sono sempre gli stessi a tornare in questa ingloriosa classifica anno dopo anno, senza che vi si ponga rimedio. È il ritorno della Goletta dei Laghi di Legambiente, che ha presentato ieri i dati dei campionamenti 2022 effettuati in 7 località del Garda bresciano (5 sono risultate «inquinate» o »fortemente inquinate») e in 6 della sponda veronese (tutte «pulite» entro i limiti di legge). «Anche in questa edizione della Goletta - spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - si riconfermano le criticità rilevate negli scorsi anni legate a torrenti e canali che portano reflui non depurati al lago: forse qualcuno sta sottovalutando il problema». Ci sono dei malati cronici: la foce del canale della spiaggia Le Rive di Salò, fortemente inquinata anche quest'anno (4 volte negli ultimi 6) e il porto di Padenghe, fortemente inquinato da almeno un decennio. E c'è il problema del rio che sfocia all'Oasi San Francesco di Desenzano, area naturalistica protetta: fortemente inquinato per il secondo anno consecutivo (ma le segnalazioni in tal senso arrivano da anni prima). E ancora, la foce del torrente Toscolano sul lungolago, «inquinato» anche nel 2022 (la seconda volta su 3 rilevazioni), e la novità del porto di Lugana, che alla prima rilevazione risulta «inquinato». Sono entro i limiti i prelievi effettuati alla Maratona di Desenzano (che fino a pochi anni fa era sempre «inquinata»: problema risolto con interventi sugli scarichi) e al Desenzanino. Tutti entro i limiti come detto, i prelievi veronesi: a Garda, Bardolino, Lazise (in 2 punti), Castelnuovo e Peschiera; 5 di questi erano risultati contaminati negli ultimi anni. «Ma è semplicistico dire che a Verona va tutto bene - il commento di Elisa Scocchiera di Legambiente - in quanto vanno considerati vari fattori, tra cui ad esempio la siccità che potrebbe aver prosciugato i canali». I volontari della Goletta ribadiscono di non volersi sostituire ai controlli ufficiali, ma di «rivelare le criticità presenti e denunciare le situazioni irrisolte a Comuni, Arpa e Ats». Non sono infatti dei punti scelti a caso, ma selezionati tra quelli con criticità storiche o ricorrenti: «In particolare - conclude Barbara Meggetto - chiediamo alle autorità di indagare il caso dell'Oasi San Francesco a Desenzano», monumento naturale ancora fortemente inquinato, probabilmente da scarichi provenienti dal vicino quartiere di Rivoltella.•.

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