Bentornato olio del Garda Dalla filiera dell’oro verde arriva l’unica buona notizia

di A.GAT.
Campagna olearia positiva sul Garda dopo la scorsa «annata nera»
Campagna olearia positiva sul Garda dopo la scorsa «annata nera»
Campagna olearia positiva sul Garda dopo la scorsa «annata nera»
Campagna olearia positiva sul Garda dopo la scorsa «annata nera»

Bentornate olive del Garda: dopo la batosta del 2019, quando il raccolto fu pari a zero, quest’anno i verdi frutti sono tornati a grappoli sugli ulivi, belli e buoni, e le stime avvicinano questa stagione ai record del 2018. LA CONFERMA arriva sia dalle note istituzionali sia dagli stessi produttori: alla cooperativa agricola di San Felice, che conta 350 soci – tra cui volti noti come Piantelle, Le Chiusure, Conti Thun, Leali di Monteacuto, Podere dei Folli e Fioralba – e il frantoio più grande della Lombardia, le olive cominciano ad arrivare al ritmo di 500 quintali al giorno (un po’ di meno quando piove). «La raccolta è iniziata in anticipo, dal 12 ottobre – spiega l’agronomo Paolo Vezzola – e anche se ad oggi la resa è bassa, intorno al 10%, registriamo quantitativi quasi da record e un’altissima qualità. L’olio sarà eccezionale: aromi e profumi freschi, un bellissimo colore verde. Anche il clima in tal senso ci sta aiutando: le temperature sono ottimali per ottenere il prodotto ideale. Stimiamo entro fine novembre di aver raccolto 8mila quintali di olive, per produrre oltre un migliaio di quintali di olio». Di questo olio la maggioranza sarà extravergine, tra il 15 e il 20% Garda Dop e circa 500 litri di biologico. In tutta la Lombardia si stimano 2.248 tonnellate di olive raccolte: lo scorso anno, con il Garda fermo a zero, se ne sono raccolte solo 123 tonnellate. Il grosso della produzione è bresciano: sui 2.300 ettari di olivo lombardi, 2 mila sono a Brescia (in gran parte sul Garda), 140 a Bergamo e 130 tra Como e Lecco. MA QUANTO VALE l’oro del Garda? Quest’anno 16 euro per mezzo litro di Garda Dop e 12 euro per l’extravergine. A margine della raccolta, si segnala il progetto «Olivicoltura 2030»: uno studio sugli agenti patogeni, tra cui la cimice, e delle malattie come la cascola (che aveva colpito molto duramente lo scorso anno) , che verrà presentato tra dicembre e gennaio. È coordinato dal gruppo di azione locale Gal Garda Valsabbia in collaborazione con Aipol, Regione Lombardia e i Gal della Valseriana, lago d’Iseo e lago di Como.

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