Bivacchi abusivi e falò sfregiano l’oasi fluviale

di Valerio Morabito
Un gruppo di persone ha bivaccato abusivamente nel parco del Mincio accendendo fuochiIl rifugio allestito distruggendo gli alberi di un lotto di bosco
Un gruppo di persone ha bivaccato abusivamente nel parco del Mincio accendendo fuochiIl rifugio allestito distruggendo gli alberi di un lotto di bosco
Un gruppo di persone ha bivaccato abusivamente nel parco del Mincio accendendo fuochiIl rifugio allestito distruggendo gli alberi di un lotto di bosco
Un gruppo di persone ha bivaccato abusivamente nel parco del Mincio accendendo fuochiIl rifugio allestito distruggendo gli alberi di un lotto di bosco

Chi e perché abbia allestito un bivacco nel cuore di un’oasi protetta lo scopriranno le Guardie ecologiche. L’unica certezza è che i responsabili hanno inflitto uno sfregio profondo al bosco sventrando e tagliando alberi. Il rifugio abbandonato e trasformato in discarica è stato scoperto nel parco del Mincio di Castiglione proprio nell’enclave che si protende nel territorio di Lonato facendo da cuscinetto con l’area tutelata delle Colline Moreniche. I BIVACCATORI ABUSIVI, incuranti di ogni norma hanno creato una radura di 75 metri quadri radendo al suolo il bosco. Hanno creato una sorta di soppalco coperto da un telone assicurato ai tronchi mutilati. Con ogni probabilità hanno utilizzato la struttura improvvisata per trascorrere diverse notti come testimoniano gli avanzi di cibo in scatola o precotto. Nell’area sono stati scoperti i segni di falò appiccati con il legname tagliato. Sul posto sono state abbandonate pale, carretti un vecchio tavolo con sedie impagliate. Dopo un primo sopralluogo le Guardie ambientali volontarie hanno denunciato il blitz ai carabinieri forestali che stanno indagando sull’episodio. Sono state piazzate delle foto-trappole in zona, ma nessuno è tornato sul luogo teatro del bivacco per recuperare il materiale. I controlli proseguono insieme alle ispezioni perché non viene escluso che nel cuore del parco siano stati creati altri appostamenti. Se identificati i responsabili rischiano una pesante sanzione amministrativa, ma anche una denuncia. La vigilanza sarà intensificata nel periodo della stagione venatoria e anche attorno al laghetto meta di pescatori provenienti dalle province di Mantova e Brescia. Nel mese di settembre si è registrata una recrudescenza del fenomeno di abbandono indiscriminato di immondizia. Da materiale in plastica fino a piatti in ceramica per arrivare a canotti o altri oggetti rinvenuti dalle guardie ecologiche volontarie. Altra piaga da sanare quella degli incendi accesi troppo spesso dai visitatori per improvvisare grigliate o addirittura per sbarazzarsi in modo rapido dei rifiuti prodotti durante l’escursione. •

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