Bracconieri sulle colline Scatta una segnalazione

di R.DAR.
Un fagiano: bracconieri in azione
Un fagiano: bracconieri in azione
Un fagiano: bracconieri in azione
Un fagiano: bracconieri in azione

La caccia è chiusa per effetto del Dpcm anticovid, ma sulle colline di Lonato, tra le frazioni di San Tomaso, San Polo ed Esenta, si spara ugualmente. E sembra con insistenza. A segnalare l’attività dei bracconieri prima al comandante della Polizia locale, Luisa Zampiceni, e poi alla stazione locale dei carabinieri ha provveduto un cittadino, Angelo Gallina, presidente dell’Associazione dei podisti lonatesi e molto conosciuto perché organizzatore da un quarto di secolo della «Quater pass a Lunà». «Mi trovo spesso a camminare lungo le strade bianche disseminate tra queste colline, dove è presente fra l’altro una riserva di caccia, e gli spari che si sentono sono tanti. Ma non solo. Pochi giorni fa - racconta Angelo Gallina - ho visto piombare davanti a me un fagiano impallinato da un cacciatore che si aggirava ai bordi della strada bianca. Gli ho fatto presente che l’attività venatoria era sospesa e che inoltre il regolamento prevede almeno 150 metri di distanza dalle strade. Non ho però ottenuto una risposta seria: diceva che il volatile colpito era finito sulla strada solo per una strana caduta non controllata. Ma visto che episodi simili continuano a ripetersi con una certa frequenza - riferisce il cittadino - ho pensato di segnalare la cosa alle forze dell’ordine perché controllino quest’area collinare mettendo fine a questa caccia del tutto illegale e questi comportamenti in spregio ad ogni regola di buon senso». Le forze dell’ordine sono avvisate, ma anche i bracconieri: si auspica dopo la segnalazione un controllo maggiore di quella specifica zona del territorio. •

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