Bruciate otto auto
Spunta l’ombra
del raid incendiario

di Luciano Scarpetta
Con l’incedere degli accertamenti si rafforza l’ipotesi del rogo doloso
Con l’incedere degli accertamenti si rafforza l’ipotesi del rogo doloso
Con l’incedere degli accertamenti si rafforza l’ipotesi del rogo doloso
Con l’incedere degli accertamenti si rafforza l’ipotesi del rogo doloso

L’ombra di un attentato incendiario si staglia dietro il rogo doloso ai danni di otto auto in sosta a Gardone Riviera. La notte dei fuochi era iniziata con quelli coloratissimi offerti poco dopo le 23 a Gargnano durante una festa di nozze. Uno spettacolo pirotecnico ammirato da tutto l’alto Garda che ha fatto rivolgere lo sguardo all’insù, come ai bei tempi pre pandemici, a turisti e residenti. UN PAIO D’ORE più tardi è avvenuto il raid incendiario nell’area di sosta del residence Villa Alba, ad una manciata di metri dalla prestigiosa villa neoclassica. All’una di notte ha improvvisamente preso fuoco un pino alto 15 metri. Le fiamme hanno rapidamente coinvolto anche alcune auto in sosta. Una Citroen C4, una Mercedes Classe A e un’Audi Qs Tdi sono andate completamente distrutte. Tre vetture lambite dalle fiamme erano state in precedenza già sgomberate dal piazzale mentre un altro paio, di proprietà di ragazzi che a quell’ora erano andati a ballare alla Torre di San Marco poco distante, hanno subìto solo danni contenuti alla carrozzeria. L’incendio è stato domato nella notte dai Vigili del Fuoco di Salò: hanno impedito conseguenze maggiori causate dal carburante presente nelle automobili. Sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri di Limone. Ancora ignote le cause dell’incendio, ma con l’incedere degli accertamenti prende sempre più corpo l’ipotesi del blitz doloso. Il fusto del pino non presentava lesioni compatibili con una scarica elettrica provocata da un fulmine, e attorno all’albero sono state isolate tracce di sostanze infiammabili. Ieri mattina tra i condomini c’era chi affermava di aver notato sabato sera nei paraggi, delle «lanterne cinesi» volanti di carta, utilizzate nelle feste al cui interno è posto uno stoppino che viene acceso e permette di farle volare seguendo lo stesso principio delle mongolfiere. Ma anche la possibilità che il rogo sia divampato a causa di una lanterna, ha perso consistenza con il passare delle ore come quella di un corto circuito magari del lampione della luce, posizionato proprio in prossimità della pianta d’alto fusto e del parcheggio. Il punto luce ha continuato a funzionare anche durante le operazioni di spegnimento. Il sopralluogo dei tecnici dell’Enel ha escluso guasti. L’effetto dell’incendio è stato amplificato dal materiale vegetale secco che si trovava accatastato da tempo ai piedi dell’albero. Ieri mattina anche i carabinieri della stazione di Gardone Riviera hanno effettuato un sopralluogo. Le indagini stanno seguendo la pista di un gesto vandalico fine a stesso e quella di un attentato incendiario intimidatorio nei confronti di uno dei proprietari delle auto. Nessuno però ha dichiarato di aver ricevute minacce da qualcuno. L’esame dei filmati della videosorveglianza privata puntata sulla zona potrebbe ora fornire indizi utili. •

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