Campione, la montagna torna a fare paura

di Luciano Scarpetta
Il pericolo frane torna a preoccupare gli abitanti di CampioneL’amministrazione comunale è stata costretta a chiudere la strada
Il pericolo frane torna a preoccupare gli abitanti di CampioneL’amministrazione comunale è stata costretta a chiudere la strada
Il pericolo frane torna a preoccupare gli abitanti di CampioneL’amministrazione comunale è stata costretta a chiudere la strada
Il pericolo frane torna a preoccupare gli abitanti di CampioneL’amministrazione comunale è stata costretta a chiudere la strada

La comunità di Campione è sotto assedio. In ostaggio delle problematiche legate all’acquedotto e alla fognatura ora la frazione a lago di Tremosine torna a fare i conti con l’incubo delle frane. Il Comune ha annunciato la chiusura al transito veicolare e pedonale nella zona nord della frazione e dello svincolo di immissione sulla 45 bis «per effettuare interventi di manutenzione straordinaria delle opere di difesa da caduta massi». La durata prevista dei lavori è di circa 60 giorni, tempo permettendo. A distanza di 5 anni dalla madre di tutte le frane sopra il ponte della vecchia Gardesana e l’uscita dell’autosilo, continua a carico del Comune di Tremosine la lunga e costosissima serie di interventi a mitigazione del rischio smottamenti. Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria per prevenire cadute massi alle spalle della frazione, nell’ormai famigerata zona rossa. Tutto questo al termine di una lunga e costosissima serie di interventi nel post frana a protezione dell’abitato. Lavori di somma urgenza come la movimentazione del materiale crollato, i disgaggi pesanti e leggeri con imbragatura delle masse pericolanti ancora presenti in parete e i lavori di ripristino della stabilità del versante con la realizzazione di difese passive e la creazione di un vallo paramassi. SI TRATTA di opere che hanno comportato una spesa complessiva di oltre 1 milione di euro. Ma non è ancora finita. In occasione delle periodiche attività di ispezione sulla falesia, sono emersi nuovi punti di criticità «per la presenza di tasche di materiale sciolto e un elemento roccioso che necessita di un miglioramento con ulteriori legature», fa sapere il Comune. Tradotto in soldoni, grazie alla concessione dello scorso mese di agosto di un finanziamento regionale, l’ennesimo, di 200 mila euro, si provvederà a mitigare il pericolo di nuove cadute massi alle spalle del paese con disgaggi e imbragature delle masse pericolanti. Fino ad una nuova emergenza. I controlli infatti, hanno cadenza annuale nella zona della frana e in quella antistante il centro velico federale di Univela, mentre al vallo paramassi, poco dietro piazza Arrighini, le ispezioni sono biennali. •

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