Cartiera, finita la Cassa si torna al lavoro

di Luciano Scarpetta
Si torna a lavorare alla Cartiera Burgo di Toscolano: richiamati da oggi in fabbrica in lavoratori messi in CassaLa Cassa integrazione era stata avviata per 10 giornate nel corso di settembre a causa dei costi energetici
Si torna a lavorare alla Cartiera Burgo di Toscolano: richiamati da oggi in fabbrica in lavoratori messi in CassaLa Cassa integrazione era stata avviata per 10 giornate nel corso di settembre a causa dei costi energetici
Si torna a lavorare alla Cartiera Burgo di Toscolano: richiamati da oggi in fabbrica in lavoratori messi in CassaLa Cassa integrazione era stata avviata per 10 giornate nel corso di settembre a causa dei costi energetici
Si torna a lavorare alla Cartiera Burgo di Toscolano: richiamati da oggi in fabbrica in lavoratori messi in CassaLa Cassa integrazione era stata avviata per 10 giornate nel corso di settembre a causa dei costi energetici

È durato solo cinque giorni, anziché i dieci previsti, il fermo della produzione della cartiera Mosaico di Toscolano Maderno, Gruppo Burgo: da oggi, anziché il 26 come previsto, tutti i lavoratori in Cassa integrazione sono stati richiamati al lavoro. «La notizia ci è stata comunicata martedì pomeriggio per riprendere giovedì il lavoro – rivela uno dei dipendenti –. Il prezzo del gas in questi giorni era diminuito e l’allarme pare essere rientrato». Il problema era ed è proprio il gas con i suoi costi: allo stabilimento serve davvero come il pane perché destinato ad alimentare le turbine. Nei giorni scorsi era scattata l’apertura della procedura di Cigo (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria) per un massimo di 217 dipendenti. Qualcuno aveva ammortizzato l’impatto della «cassa» con l’utilizzo del monte ferie, ma per chi aveva già esaurito questo bonus era scattata la cassa integrazione. «C’è molta soddisfazione da parte di tutti – fanno sapere anche dalle rappresentanze sindacali -. Il lavoro qui a Toscolano non manca (si producono annualmente 122 mila tonnellate di carte monopatinate e bipatinate per le etichette delle birre, acqua minerale, yogurt, confezioni biscotti e confezioni di sigarette): purtroppo è il costo del gas che adesso penalizza la produzione. Negli ultimi giorni il prezzo è calato e di rimando è subito ripresa la produzione della carta». La volontà di proseguire le lavorazioni, dando seguito puntuale agli ordini, da parte della proprietà c’è sempre, soprattutto con il recente investimento della nuova turbina da 7 milioni di euro, ma all’orizzonte permane sempre questa nuova incognita dei rincari del gas. Burgo Energia ha contratti annuali (da ottobre a ottobre) con le aziende energivore, ma a certi prezzi, come quelli di inizio settembre, rimane «scoperta» per dieci giorni al mese. Da qui la necessità del fermo perché altrimenti le entrate sarebbero assorbite dai rincari. Il timore è che il perdurare delle tensioni derivanti dal conflitto bellico, possano riproporre ancora interruzioni come avvenuto in questi ultimi giorni. Ieri giusto per rimanere in tema, al traino del discorso di Vladimir Putin e dei timori di una escalation della guerra in Ucraina, le quotazioni di petrolio e gas erano di nuovo in crescita. «Confidiamo molto negli interventi del nuovo Governo – auspica un lavoratore dello stabilimento cartaio di Toscolano – servono riforme strutturali non rapide, ma al volo, per riportare il costo del gas sotto controllo. •.

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