Ciclabile a strapiombo
sul lago. La grande
bellezza raddoppia

di Luciano Scarpetta
La pista ciclopedonale di Limone sarà prolungata di sei chilometriIl rendering dell’itinerario trentino della ciclovia affacciata sul lago
La pista ciclopedonale di Limone sarà prolungata di sei chilometriIl rendering dell’itinerario trentino della ciclovia affacciata sul lago
La pista ciclopedonale di Limone sarà prolungata di sei chilometriIl rendering dell’itinerario trentino della ciclovia affacciata sul lago
La pista ciclopedonale di Limone sarà prolungata di sei chilometriIl rendering dell’itinerario trentino della ciclovia affacciata sul lago

Prende velocità la ciclovia del Garda, l’anello di circa 140 chilometri di itinerari protetti lungo le sponde del più grande lago italiano. Ad imporre l’accelerata è stata la Provincia di Trento che punta a completare il tracciato sul proprio territorio. Si tratta complessivamente di quindici chilometri, di cui sei destinati a colmare il vuoto della ciclopedonale che da Riva del Garda in terra trentina, collegherà la sponda bresciana del lago al confine di Limone. L’itinerario sarà il naturale proseguimento della passerella a sbalzo sul lago diventata un’attrazione mondiale. L’opera sulla sponda trentina è inserita elenco tra le 5 opere pubbliche individuate dalla Giunta provinciale come strategiche per lo sviluppo del territorio e per la ripartenza economica, «sia per le rilevanti risorse che movimentano che per le loro ricadute sulla viabilità e sull’offerta turistica». Dopo la valutazione della Commissione provinciale, l’elenco tornerà alla Giunta che lo approverà definitivamente per poi nominare i commissari incaricati di seguirne l’esecuzione. SI, COMMISSARI che avranno il potere di snellire le procedure. Il problema da affrontare non è infatti quello delle risorse, perché sono già previste, nello specifico 32.884.512,40 euro, ma quello di dare l’avvio ai lavori superando le strettoie burocratiche. Adesso sono già aperti due cantieri sulla sponda ovest che riguardano il tratto da Riva del Garda al sottopasso per la Ponale e la messa in sicurezza della parete sovrastante. In fase di progettazione avanzata la tratta che prosegue fino alla galleria Orione. Il progetto definitivo è già stato sottoposto alla Conferenza dei servizi e si sta sviluppando la progettazione esecutiva. In fase di progettazione definitiva è la parte di tracciato, della lunghezza di circa 110 metri, immediatamente a monte del confine con la Provincia di Brescia, che consentirà di collegare in sicurezza il tratto di ciclabile già realizzato a Limone con il tratto Trentino. Nel corso del 2021 verranno concluse le progettazioni dell’Unità funzionale 2, relative al segmento che va dalla galleria Orione alla galleria dei Titani, e si inizierà ad avviare la stesura delle schede preliminari di un primo tratto anche sulla sponda est. Del resto, con i nuovi protocolli Covid sulle sponde del lago si è assistito a un aumento del turismo sportivo e nella zona di confine ci sono tutte le basi per incrementare l’offerta e cercare di recuperare il gap delle presenze dei soggiorni tradizionali che anche nel 2021 si annunciano in picchiata. Il 2020 ha rafforzato tra le mille difficoltà legate alla pandemia la vocazione dell’alto Garda al turismo all’aria aperta. NELL’ULTIMO ANNO il 30% dei viaggiatori ha indicato lo sport come principale motivazione della vacanza. Tra le attività sportive all’aria aperta è stato il trekking a farla da padrone, con il 39% delle preferenze, seguito dal cicloturismo con il 32%. Una pista ciclabile, peraltro affacciata su panorami mozzafiato, può davvero rappresentare il valore aggiunto dell’offerta turistica dell’alto Garda. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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