Cimeli fascisti della Rsi La collezione si divide

Gianluigi Pezzali ex consigliere
Gianluigi Pezzali ex consigliere
Gianluigi Pezzali ex consigliere
Gianluigi Pezzali ex consigliere

Da mostra permanente a «biblioteca di consultazione ed emeroteca». Dal prossimo 2 giugno cambia volto a Salò l’esposizione dedicata alla Rsi voluta dal Movimento salodiano indipendente e dall’associazione Catarsi. Inaugurata il 21 dicembre 2016, la raccolta curata da Gianluigi «Giangi» Pezzali in via Fantoni 51 accoglieva fino a poco tempo fa in pieno centro storico un vero e autentico inventario di cimeli e pubblicazioni del ventennio fascista abbracciando il periodo dal 1915 al 1945. Da giugno con il nuovo, atteso, o discusso che dir si voglia, allestimento sulla storia della Rsi al quarto piano del museo civico MuSa (inaugurazione prevista ad inizio estate) gran parte della collezione di gonfaloni, fotografie d’epoca, distintivi, bandiere e cimeli di ogni tipo, oltre a numerosi bollettini di guerra raccolti nel tempo a cura di Pezzali, è stata donata dallo storico esponente della destra locale ed ex consigliere comunale, in comodato al comune di Salò per arricchire la sezione permanente del museo cittadino. Dopo il trasloco sono rimaste in ogni caso in esposizione altre introvabili rarità, curiosità varie ed assortite disseminate in 3.200 libri originali dell’epoca, 2.000 giornali (sia indipendenti che del partito fascista), 300 riviste, 200 pubblicazioni tra opuscoli e pamphlet, una ricca sezione audiovisivi con 500 titoli fra Dvd, Cd e videocassette Vhs. «Tutti i documenti saranno fruibili al pubblico nelle mattinate di sabato e la domenica sempre a ingresso gratuito - anticipa Pezzali -: in questi anni circa 300 giovani universitari hanno potuto consultare i nostri libri ed i documenti. Una risposta diretta, testimoniale e documentale nei confronti della storia». L.Sca.

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