Cipani: «Assurdo teatrino Dopo le Mamme del Chiese a quando le Zie di Lonato?»

di LUCIANO SCARPETTA
Giovanni Peretti di Ats
Giovanni Peretti di Ats
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«Cercare l’alternativa agli impianti di Montichiari e Gavardo? Altri sei mesi di tempo buttati al vento». Non trova estimatori sulla riviera del Garda l’indirizzo strategico approvato l’altro ieri dalla Provincia sugli impianti di depurazione. La mozione stabilisce il principio che gli impianti vadano costruiti sui territori che li utilizzeranno. Un principio che mette fuori gioco le opzioni previste nel bacino del Chiese. Acque Bresciane avrà 180 giorni per trovare un nuovo sito. «SPETTACOLO DESOLANTE – sbotta il sindaco di Salò Gianpiero Cipani -: alla fine però qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità. Abbiamo già perso un paio d’anni mentre i veronesi stanno già utilizzando la parte del finanziamento statale. Tra poco iniziano i lavori e noi invece ci stiamo ancora a scannare tra beceri campanilismi. Piaccia o non piaccia la depurazione del lago va fatta. Ci sono stati studi preliminari che cetificano come la scelta ideale sia Montichiari e Gavardo e i fondi sono arrivati perché è prevista l’eliminazione delle condotte sublacuali. Con la nuova proposta di Lonato che costerebbe il doppio cade il velo su tutte le storielle ambientali sentite fino ad ora: dove vanno a finire le acque della depurazione? Ancora nel fiume. Dopo le Mamme del Chiese, dovremo aspettarci la protesta delle Zie di Lonato?», ironizza amaramente Cipani. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Peretti, presidente di ATS Garda Ambiente, il braccio operativo della Comunità del Garda creato per gestire la partita depuratore. «È un peccato che la politica bresciana continui a rimandare la decisione. Anche nell’ipotesi originale di Visano che avrebbe dato risposte a un bacino di 50 mila residenti di 7 Comuni in infrazione europea i reflui trattat sarebbero finite nel Chiese. Dov’è ora la lungimiranza? Nei sotterfugi e le piccole conveniente di partito? A gennaio scadono i 5 anni del mandato e in questo tempo ne ho viste e sentite di cotte e di crude. Il risultato? Solo azioni per dare il contentino a qualcuno. C’è solo amarezza perché si perde tempo e non si decide mai nulla». Più tecnica la considerazione di Pierlucio Ceresa, segretario della Comunità del Garda: «Il lago non può essere il corpo recettore. Se passa l’ipotesi del depuratore a Lonato, il Chiese si troverebbe in ogni caso a ricevere le acque di 3 depuratori. Quello di Montichiari già esistente, quello di Gavardo che verrà in ogni caso realizzato e quello appunto del Garda a Lonato. Peschiera non può più servire tutta la sponda bresciana del lago».

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