Code sulle strade:
così il lockdown
è davvero finito

di Alessandro Gatta
A Desenzano torna il «pienone»Prime code sul Garda: nulla a che vedere con l’esodo biblico dell’estate, ma la ripresa del traffico è un segnale positivo per il turismo
A Desenzano torna il «pienone»Prime code sul Garda: nulla a che vedere con l’esodo biblico dell’estate, ma la ripresa del traffico è un segnale positivo per il turismo
A Desenzano torna il «pienone»Prime code sul Garda: nulla a che vedere con l’esodo biblico dell’estate, ma la ripresa del traffico è un segnale positivo per il turismo
A Desenzano torna il «pienone»Prime code sul Garda: nulla a che vedere con l’esodo biblico dell’estate, ma la ripresa del traffico è un segnale positivo per il turismo

Tornano i turisti e tornano le code sulle strade del Basso Garda, effetto collaterale del primo lungo weekend dove si è davvero registrato un boom di presenze, anche se ancora tutte lombarde, dopo le uscite a singhiozzo dei primi fine settimana della Fase 2. PASSATA LA PAURA le spiagge e le piazze si sono riempite per giorni, poi ieri tutti a casa prima di sera: è bastato questo per far riemergere all’improvviso, dopo il lockdown, i problemi mai risolti della viabilità gardesana. Dunque rallentamenti dal tardo pomeriggio in poi tra la Valtenesi e Desenzano: quando i turisti del mordi e fuggi hanno cominciato ad abbandonare i lidi, le passeggiate a lago, i coni gelato e i dehor e i tavolini dei bar per risalire in macchina, la prima parte del viaggio di ritorno non è stata delle più scorrevoli. le varie arterie stradali sono andate rapidamente in tilt. Anche il copione è sempre lo stesso, con Desenzano epicentro del controesodo per la presenza di due caselli autostradali. All’ora del rientro, prime code per risalire dal lungolago a via Gramsci, viabilità rallentata da e per Sirmione, in tangenziale, in via Marconi e sul cavalcavia in direzione dell’ex Statale 11 e della A4. Ci sono stati problemi anche sulla mini-tangenziale che arriva da Padenghe, altro nodo gordiano della viabilità nostrana: anche ieri, come per ogni weekend prima della crisi Covid, dalle 17 in poi la coda è stata una costante sulle strade del rientro. Insomma un ritorno alla normalità, che questa volta fa anche piacere dopo la lunga serrata. Le ripercussioni della mole di turisti in movimento si sono fatte sentire anche sulle strade (quasi) alternative, come la Provinciale tra Padenghe e i Barcuzzi e poi agli accessi di Lonato per autostrada e tangenziale. Aspettando i turisti stranieri e il ritorno ai pernottamenti, la linfa vitale del turismo gardesano, il lungo weekend appena concluso ha fatto comunque registrare l’assalto a spiagge e centri storici, con migliaia di persone da San Felice a Sirmione. Auto e moto hanno riempito i parcheggi, gratuiti e non, già dalle prime ore del mattino: un bel pienone alla via per il porto di Moniga, nelle aree di sosta del lido di Padenghe (anche all’ora aperitivo), al Torchio e alla Romantica di Manerba, al Desenzanino, al Vallone e alla Maratona. •

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