Cultura gratis per i giovani

di L.SCA.
Il consigliere Giovanni Ciato
Il consigliere Giovanni Ciato
Il consigliere Giovanni Ciato
Il consigliere Giovanni Ciato

Un passaporto alla cultura per i giovani. Questa la proposta avanzata dal capogruppo di minoranza consiliare di «Salò Futura», Giovanni Ciato, a margine dell’illustrazione venerdì sera in Consiglio comunale del Documento unico di programmazione per gli anni 2021-2023. «È NECESSARIO di stimolare l’interesse alla cultura per incentivare una maggior affluenza sia al MuSa e le altre iniziative culturali future, dalla musica al teatro - è la motivazione -. Cultura è anche impresa e le persone vanno stimolate, soprattutto i giovani. Per questo porto l’esempio di molte città italiane tra cui Brescia e straniere dove ad ogni nato viene rilasciato il passaporto della cultura: una sinergia fra città e strutture museali e teatrali che consente ai bambini e ai loro genitori di visitare gratuitamente musei e luoghi della cultura fino all’età che viene stabilita nel passaporto». I giovani una volta adulti, potrebbero quindi avere l’interesse e il desiderio di visitare i musei e i luoghi della cultura perché fin da piccoli hanno vissuto quell’interesse. La proposta è stata accolta favorevolmente dagli amministratori: «L’idea del passaporto alla cultura è sicuramente interessante e ne terremo conto - ha commentato il sindaco di Salò Giampiero Cipani -. Può essere in prospettiva non solo per la realizzazione del teatro ma anche per promuovere i tanti eventi culturali che vengono organizzati a in primis l’estate musicale Gasparo da Salò. Qualcosa di simile è stato anche realizzato da Garda Musei non più tardi di qualche anno fa su iniziativa dell’ex direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri. Una tessera che serviva un po’ per fare rete con le realtà non solo lacustri ma anche con Mantova e Verona. L’idea del consigliere Ciato è molto interessante in prospettiva per promuovere le nostre realtà museali. Per il discorso teatro è in ogni caso un po’ prematuro perché il percorso di recupero di uno dei nostri “monumenti cittadini” sarà un po’ lungo. Ci vorranno almeno 4 o cinque anni per il recupero completo». Non è stata invece accolta la proposta, sempre di Ciato, di dedicare l’aula didattica del MuSa a Giuseppe Bono Chiodi, religioso salodiano nato nel 1760 che compose musica ecclesiastica all’epoca molto apprezzata e conosciuta. «L’aula didattica è stata realizzata grazie al finanziamento regionale di 50 mila euro concesso al Vittoriale per valorizzare la figura di Gabriele d’Annunzio», ha replicato il sindaco. •

Suggerimenti