Da Calcinato a Bedizzole parte la raccolta di firme contro la centrale Forsu

In questi giorni è all’esame della Provincia di Brescia, di Ats e Arpa la proposta di localizzare, in località Fusina a Bedizzole, un impianto in cui A2A dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta Forsu) della nostra provincia, producendo biometano e compost. In attesa della Conferenza di servizi decisiva, si fa sempre più incisivo il pressing del Comitato cittadini, che lancia ora una petizione popolare per fermare l’iter autorizzativo. «La mobilitazione non riguarda solo Bedizzole, ma i Comuni confinanti di Calcinato e Lonato che pagheranno dazio al carico di odori sgradevoli di spazzatura in un territorio già saturo di discariche, rifiuti, impianti di compostaggio, acciaierie, trattamento metalli - si legge nella petizione-. Aumenterebbero sia il traffico di mezzi pesanti carichi di rifiuti che il relativo rumore». Secondo gli ambientalisti «anche la salute dei cittadini di Montichiari, Mazzano e Castenedolo già compromessa rispetto ad altre aree nel bresciano - è a ulteriore rischio. Gli impatti cumulativi sul territori, parametro chiave per chi risiede nelle zone interessate, non vengono normalmente presi in considerazione nelle valutazioni relative agli impianti di smaltimento rifiuti». SECONDO IL COMITATO «la provincia di Brescia e la Lombardia riescono già a smaltire i propri rifiuti con gli impianti esistenti». Viene dunque chiesta ai cittadini una firma «per impedire che la struttura di Bedizzole venga realizzato, preservando così una qualità della vita accettabile per noi e i nostri figli ed evitando l’irreversibile svalutazione degli immobili».