Da Toscolano a Tremosine invocano «misure urgenti»

di L.SCA.
Tremosine: la crisi fa paura
Tremosine: la crisi fa paura
Tremosine: la crisi fa paura
Tremosine: la crisi fa paura

Da Salò a Limone saranno pesantissime le ripercussioni dell’emergenza sanitaria soprattutto nel comparto delle attività ricettive e commerciali. UN GRIDO DI DOLORE è stato presentato ai sindaci di Gardone Riviera e Salò dai rappresentanti del Consorzio albergatori dei due Comuni. Situazione analoga adesso per una cinquantina di colleghi di Toscolano Maderno e del Comitato civico cittadini Tremosine, gruppo consiliare di minoranza. A Toscolano Maderno si chiede il differimento e la riduzione di almeno il 75% delle prossime scadenze di imposte e tasse e lo sgravio totale delle stesse per le attività che non apriranno in questa stagione. Per l’imposta di soggiorno già a bilancio, la proposta è di destinarla a sostegno degli operatori come bonus e «non in contenitori non a rischio fallimento, evitando iniziative e progetti che in questo momento non portano nessun beneficio». Per un rilancio del territorio che, secondo gli operatori turistici, «deve essere studiato insieme evitando iniziative singole». TREMOSINE è sulla stessa lunghezza d’onda anche le richieste a Tremosine. Qui si propone la riduzione di almeno il 70% e lo slittamento della tassa sui rifiuti, l’esonero dell’imposta sulla pubblicità e l’utilizzo dell’imposta di soggiorno in azioni mirate di promozione turistica straordinaria. E ancora: l’azzeramento del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali e la riduzione di “almeno l’80%” del canone di occupazione suolo pubblico, il differimento dei canoni di locazione, la riduzione del 50% dell’Imu per il comparto e lo sgravio totale delle tasse per le attività che non potessero aprire nel 2020.

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