Desenzano, dal portabagagli spunta il cadavere di una donna

di Alessandro Gatta
Si tratta di una 50enne che si sarebbe suicidata ingerendo barbiturici
Il luogo  del ritrovamento del corpo
Il luogo del ritrovamento del corpo
Il luogo  del ritrovamento del corpo
Il luogo del ritrovamento del corpo

I passanti si chiedevano cosa ci fosse, in quell'auto: un piccolo Suv parcheggiato da giorni, e da cui proveniva un fortissimo tanfo. Al suo interno, la macabra scoperta: nel baule è stato trovato il cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione, morta da almeno una decina di giorni. È accaduto a Desenzano, nel parcheggio vicino al centro commerciale Le Vele, alla vigilia di Ferragosto: è intorno alle 14 che, a seguito di segnalazione al 112, sul posto è intervenuta una pattuglia del commissariato di Polizia. Sui sedili non c'era e non si vedeva nulla, così gli agenti hanno forzato e aperto il portabagagli: è qui che giaceva ormai da giorni il corpo senza vita di una 50enne di origine straniera e residente in Piemonte, ma con parenti in zona. La vittima figurava nell’elenco delle persone scomparse. A dare l'allarme, parecchi giorni fa, gli amici e i familiari preoccupati per la sua sorte. La donna, infatti, sembra che in passato avesse già manifestato istinti suicidi. Dopo la denuncia, le ricerche della scomparsa non avevano dato esito. È questa ad oggi la pista più accreditata: per gli elementi in possesso non risulterebbe il coinvolgimento di altre persone, circostanza che sarebbe stata forse confermata anche dalle telecamere di videosorveglianza. Come da prassi, la salma resta comunque a disposizione dell'autorità giudiziaria per accertamenti. Dai primi test medico-legali la 50enne ha ingerito degli psicofarmaci e poi si è rinchiusa nel bagagliaio dell’ auto, aspettando di perdere conoscenza e di morire. •

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