Desenzano perde i treni Ma che bella la stazione!

Pervasi da un sottile brivido, i viaggiatori ammirano le scintillanti vetrate, nuove di zecca, sotto la bronzea pensilina della stazione di Desenzano, dove per anni smontati dal treno hanno aspettato, esposti ai quattro venti, un taxi o un congiunto automunito che li venisse a prendere. Il marciapiede sta diventando pavimento, la pensilina il tetto di nuove sale con vetri a tutta vista, la stazione è sotto i ferri per un restyling da un milione di euro e passa: diventerà più bella, modernissima, non più una decrepita stazione dei tempi austroungarici. È del resto la «porta» ferroviaria del Garda, una stazione importante: era ora che la abbellissero. Peccato che dal 2027, con la Tav, qui non fermeranno più i treni a lunga percorrenza della Milano-Venezia: quelli andranno tutti o quasi sulla nuova linea veloce, che «salterà» Desenzano. Resterà una bellissima stazione dei treni. Ma senza più treni.

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