Alessandro Gatta Valentino Rodolfi Il nuovo anno porta male alla stazione ferroviaria di Desenzano: sarà anche colpa del Covid, come dichiara Trenitalia, ma rispetto allo scorso autunno la stazione del Garda si è vista dimezzare le corse ad alta velocità sulla Milano-Venezia, che passano dalle 24 dell’autunno (con 18 Frecciarossa e 6 Italo) a sole 12, tutte «Frecce» perché Italo fino a nuovo ordine non fermerà più a Desenzano. Un ulteriore declassamento, dopo che già nell’ultimo anno e mezzo le corse veloci erano state ridotte di un terzo, da 36 a 24, e ora a 12. Si erano sollevate prese di posizione da parte del circolo locale del Pd, degli albergatori, e ai piani alti (in Regione e in Parlamento) di Lega e Forza Italia. Tutto inutile? L’UNICA RICHIESTA accolta è la riorganizzazione mattutina delle Frecce per Milano: fino a poche settimane fa il primo convoglio diretto senza cambi era alle 9.23, adesso invece ce ne sono due, il primo alle 7. (...)
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