IL DRAMMA DI SALO'

Un mese fa l'incidente nautico L'avvocato: «Dinamica e condotte: è tutto molto chiaro»

di Mario Pari
Caterina Braga, legale della madre di Greta Nedrotti, la 25enn deceduta insieme all'amico Umberto Garzarella, non ha dubbi. Fissati gli accertamenti dei carabinieri del Ris e sui telefoni.

Il gozzo e l’Aquarama. I turisti tedeschi a 20 nodi di notte e i due amici che stavano affidando placidamente all’acqua e alle stelle la loro voglia di vivere. Da allora è passato un mese e non sarebbe in alcun modo corretto dire che nulla è cambiato da quando tutto è finito per sempre. Stasera, quindi, poco dopo le 23 sarà un mese. Di indagini, arresti, accertamenti. Ma anche di lacrime, funerali e appelli. Questo mese, com’è evidente, non può essere che l’inizio di una vicenda giudiziaria. Ma come in tutte le indagini, gli accertamenti iniziali sono fondamentali. Per cristallizzare elementi e prove, per definire responsabilità. La procura di Brescia, i carabinieri di Salò, la guardia costiera da quel giorno hanno lavorato incessantemente. Ma rilevanti si sono rivelate anche le autopsie. Quella sul corpo di Greta, recuperato a 98 metri di profondità, ha rivelato che è morta per annegamento. Poi, i filmati. Dal turista, poi arrestato, che barcolla sul motoscafo e cade in acqua, al «siluro» che si vede arrivare addosso al gozzo, decollare e ripartire senza rallentare. E la simulazione dell’incidente, agli atti dell’ordinanza sfociata nell’arresto di uno dei due turisti tedeschi. Tanto, quindi è già agli atti. Ma non tutto. In merito, ci sono due scadenze. Il 23 luglio sarà il giorno in cui i carabinieri del Ris di Parma procederanno agli accertamenti «merceologici e biologici» sui reperti d’indagine».Il 29 luglio sarà poi il giorno degli accertamenti sui telefoni cellulari, di cui gli investigatori non erano in possesso dei codici. Al lavoro non ci sono però solo carabinieri e procura. Sono impegnati anche i legali delle due parti: i turisti tedeschi che stavano viaggiando sul potente motoscafo e i familiari di Greta e Umberto. L’avvocato Caterina Braga, legale di Nadia, la madre di Greta, solo pochi giorni fa ha depositato un’istanza in procura. Vuole sapere. Vuole conoscere quali reperti sono stati raccolti sull’Aquarama. Ma vuole anche sapere cosa verrà esaminato dai carabinieri del Ris. E chiede, se questo non è già avvenuto, di prelevare sul motoscafo «formazioni pilifere, tracce e materiali anche ematici, dermici e biologici dall’intero scafo, parabrezza e cuscineria, maniglie tientibene» sull’Aquarama. Questo perchè, fino a questo momento, i reperti risulterebbero prelevati solamente su «volante e 4 leve dei comandi motore». Ma non è tutto. Il legale, con l’avvocato Patrizia Scalvi, che assiste il padre di Greta ha dai giorni successivi alla tragedia, chiesto che venga eseguita una perizia cinematica. Nel frattempo l’avvocato Braga chiede di poter effettuare ispezione del gozzo e del motoscafo «anche con l’ausilio di un consulente tecnico di parte». Il legale, però ha, su tutta la vicenda un punto di vista molto ben definito: «È tutto già molto chiaro, sin dal primo giorno: dalla condotta dei due indagati alla dinamica dei fatti, alle conseguenze. Ora occorre procedere: misure cautelari anche per Teismann». •.

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