È boom di visitatori nell’oasi spuntano anche nuovi «ospiti»

di Silvia Avigo
Uno scorcio dell’oasi di San Francesco al confine con Sirmione
Uno scorcio dell’oasi di San Francesco al confine con Sirmione
Uno scorcio dell’oasi di San Francesco al confine con Sirmione
Uno scorcio dell’oasi di San Francesco al confine con Sirmione

Riaperta solo a fine luglio, registra già numeri da record l’Oasi di San Francesco di Desenzano: in ogni weekend più di cento visitatori si sono riversati al suo interno per poter ammirare la bellezza naturale e paesaggistica della parte aperta al pubblico, affacciata sulle acque al confine col Comune di Sirmione. Un sorprendente desiderio di ritorno alla natura secondo i volontari dell’Associazione Airone Rosso che ha in gestione l’area protetta: «Appena abbiamo postato il messaggio di riapertura siamo immediatamente rimasti stupefatti dal numero di visualizzazioni raggiunte in poco tempo, non era mai successo prima e il tutto si è poi concretizzato sul campo». «OGNI SABATO e domenica arrivano tantissime persone seriamente interessate a capire e vivere con noi l’equilibrio di quest’area unica del lago di Garda». E il monumento naturale esteso su un’area di circa 10 ettari e che conserva e protegge uno stralcio dell’ambiente originario lacustre ha ripagato il grande lavoro dei volontari nel migliore dei modi possibile, cioè con il ritorno della bigiarella e del codirosso. La ricomparsa di questi due volatili abbastanza rari è stata accertata grazie alle numerose osservazioni sul campo: la bigiarella con un’apertura alare di circa 20 cm presenta una colorazione prevalentemente bruna, si potrà rivede se manterrà come tappa migratoria l’Oasi. Il codirosso, lungo circa 14 cm e con un’apertura alare che raggiunge i 26 cm è contraddistinto dalla splendida livrea color ruggine, diversamente dalla bigiarella essendo un uccello nidificatore con tutta probabilità potrà essere osservato regolarmente. Tra le «new entry» dell’Oasi San Francesco anche alcune specie vegetali: due querce e un tasso spuntati spontaneamente solo di recente. Un successo per i dieci attivisti dell’associazione Airone Rosso. «Il nostro è un lavoro impegnativo, monitoriamo costantemente l’area e svolgiamo continue manutenzioni - ha spiegato il segretario Fabio Gravellone - L’obiettivo è quello di creare un equilibrio perfetto tra la tutela dell’ambiente protetto e la possibilità di viverlo». Quest’anno ha portato buone notizie anche riguardo alla fauna ittica nei dintorni dell’Oasi, cresciuta ed in ottima salute, complice sicuramente il lockdown che ha rallentato l’azione dei bracconieri del lago sempre molto attivi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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