Fughe e incidenti,
cinghiali
fuori controllo

di Luciano Scarpetta
La carcassa del cinghiale che si è scontrato con un’auto sulla 45 BisIl branco che tiene in scacco Gardone Riviera: circa 60 esemplari
La carcassa del cinghiale che si è scontrato con un’auto sulla 45 BisIl branco che tiene in scacco Gardone Riviera: circa 60 esemplari
La carcassa del cinghiale che si è scontrato con un’auto sulla 45 BisIl branco che tiene in scacco Gardone Riviera: circa 60 esemplari
La carcassa del cinghiale che si è scontrato con un’auto sulla 45 BisIl branco che tiene in scacco Gardone Riviera: circa 60 esemplari

È davvero sfuggita al controllo l’invasione di cinghiali in atto da circa un mese a Gardone Riviera e dintorni. Ormai gli animali, in realtà dei «porcastri» da incroci fra cinhiali e maiali, imperversano di notte come di giorno. «NON HANNO PAURA di niente - afferma il sindaco Andrea Cipani -: l’altra sera gente a spasso con i cani ha dovuto scappare al loro arrivo. Ormai la situazione è diventata insostenibile». Domenica sera un cinghiale del folto del branco («saranno una sessantina», afferma il sindaco Cipani) è stato investito da una vettura sulla statale Gardesana, poco dopo il Grand Hotel. Illeso il conducente, ammaccata l’auto, ma soprattutto l’ennesima dimostrazione di un pericolo reale per l’incolumità pubblica. Sul posto la Polizia e i carabinieri, che ieri mattina hanno prelevato la carcassa dal ciglio della strada. Nel fine settimana c’è da inserire nell’ormai lungo elenco dei prati e giardini devastati a Gardone, anche l’area verde dell’hotel Villa Sofia, destinazione dell’ultima incursione dei cinghiali, accanto al giardino botanico Heller. E le famose gabbie che avrebbero potuto intrappolare gli animali? «Ad oggi - riferisce il sindaco - a me non risulta che in dieci giorni abbiano prodotto risultati». Ben altri effetti ha avuto l’azione autorizzata delle squadre dei cacciatori: «Tredici sono i cinghiali abbattuti qui a Gardone Riviera - riferisce Cipani - e altri quaranta, tutti nella sola giornata di sabato, sono stati eliminati nel territorio di Gargnano, a testimonianza di un fenomeno purtroppo esteso ovunque fra Gardone e Tremosine». Da ottobre a dicembre è consentita infatti la caccia nella fascia bassa del Parco dell’alto Garda, nella sola giornata di sabato. Poi in dicembre, le giornate raddoppieranno e potranno essere organizzate anche al mercoledì. È previsto l’abbattimento di 300 esemplari, secondo il censimento effettuato dal comprensorio alpino Ca8. «Ma il numero è decisamente superiore - ammette il presidente della Comunità montana, Davide Pace -: dal prossimo anno le azioni di contenimento saranno più incisive anche nelle zone alte del Parco, da giugno al 31 gennaio. L’auspicio è di riuscire a effettuare contenimenti sempre più efficaci». Bastera? •

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