Gibba alla seconda serie Il «cercatore di storie» torna a bucare lo schermo

di L.SCA.
Gibba Campanardi tornerà in onda con una nuova serie di puntate
Gibba Campanardi tornerà in onda con una nuova serie di puntate
Gibba Campanardi tornerà in onda con una nuova serie di puntate
Gibba Campanardi tornerà in onda con una nuova serie di puntate

Riecheggerà anche nella prossima primavera sul canale 52 di DMax del gruppo Discovery Italia, l’ormai iconico «Ciao ragass» d i Paolo «Gibba» Campanardi da Toscolano Maderno, il «metal detective» diventato con le sue ricerche un personaggio mediatico. La serie intitolata appunto «Metal detective» andata in onda per cinque giovedì dal 27 agosto e per tutto il mese di settembre, ha bucato letteralmente il video raggiungendo un’ottima audience. CONSEGUENTE quindi la messa in cantiere della seconda stagione nella quale «il nostro», armato del suo fedele metal detector tornerà alla ricerca dei tesori ancora nascosti nella Penisola, reperti bellici legati a storie della Prima e Seconda guerra Mondiale. «Si, arriviamo alla grande con la seconda stagione di “Metal detective», annuncia raggiante Campanardi durante una pausa delle nuove riprese. Inutile insistere per conoscere in quale luogo della Penisola si trovi in questi giorni a scandagliare gli anfratti con il suo metal detector «POSSO ANTICIPARE che il format rimarrà immutato. Saremo sulle linee di guerra italiane per riannodare i fili della memoria attraverso i reperti recuperati e, se l’emergenza pandemica ce lo consentirà, proveremo ad andare a cercare qualcosa anche all’estero». Non saranno in ogni caso solo cinque puntate come nella prima edizione, ma qualcuna di più: Non sappiamo ancora il numero preciso – anticipa – ci sono delle variabili in corso d’opera da sistemare, in ogni caso ci serviremo sempre della collaborazione di storici locali». La puntata più vista la scorsa estate fu quella girata sui “nostri” monti dell’alto Garda, quella nella quale venne ricostruita la fuga di un convoglio nazista da Gargnano, episodio coronato dal ritrovamento nell’entroterra di un mitragliatore Breda 38. Obiettivo centrato con la collaborazione di Bruno Festa, giornalista e scrittore proprio di volumi dedicati al periodo bellico della riviera gardesana.

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