Guardia costiera senza tregua Crescono salvataggi e sanzioni

di Luciano Scarpetta
Sono già 95 i salvataggi effettuati finora, 78 in tutto il 2019Antonello Ragadale
Sono già 95 i salvataggi effettuati finora, 78 in tutto il 2019Antonello Ragadale
Sono già 95 i salvataggi effettuati finora, 78 in tutto il 2019Antonello Ragadale
Sono già 95 i salvataggi effettuati finora, 78 in tutto il 2019Antonello Ragadale

Alla faccia del lockdown e dell’estate considerata sottotono. Niente a che vedere con le attività di prevenzione e controllo della Guardia costiera sul lago di Garda, servizio unico in Italia attivo ogni giorno con il coinvolgimento e la collaborazione di tre livelli governativi: i Comuni, le tre regioni benacensi e lo Stato, rappresentato in questo caso dai marinai di stanza nel Golfo di Salò. IL BILANCIO aggiornato al 15 ottobre non è ancora definitivo ma già adesso i numeri sono ampiamente superiori ai report degli ultimi due anni. Dati per certi versi sorprendenti se si considera che l’ultima anomala estate è stata caratterizzata dalla concentrazione dei flussi turistici nel fine settimana e in occasione delle classiche ferie ferragostane. Qualche esempio? Le miglia nautiche percorse in poco meno di dieci mesi nel 2020 sono state 8.534, contro le 7.911 dell’intero 2019 e le 7.166 dell’anno prima. Ma c’è molto altro ancora a testimoniare la presenza continua dei marinai sul lago e l’intensa attività operativa delle unità navali del nucleo della Guardia Costiera di Salò nell’intero bacino gardesano. Con uscite, ricordiamo, garantite in ogni condizione di tempo per assicurare ricerche e assistenza dopo le chiamate d’emergenza. I soccorsi sono notevolmente aumentati: 95 fino ad oggi, mentre nei dodici mesi precedenti si erano fermati a 78 e nel 2018 a 55. Le situazioni di emergenza sono per lo più di natura soggettiva, dovute alla scarsa informazione sulle condizioni meteo prima di intraprendere la navigazione, la carenza delle zone di navigazione, in qualche caso anche sulla morfologia dei fondali e la mancanza di consapevolezza sulle proprie capacità fisiche e natatorie. Tutte le attività di prevenzione, ricerche e di polizia giudiziaria, sono possibili grazie al protocollo operativo per gli interventi di soccorso sul lago di Garda sottoscritto annualmente dal 1999 dalle tre Regioni benacensi, le rispettive Prefetture, la Direzione marittima di Venezia e i Comandi provinciali di Polizia, Vigili del Fuoco e i Volontari del Garda che operano coordinati dalla sala operativa della Guardia Costiera di Salò e dalla Comunità del Garda. Protocollo arricchito in questa stagione dalla nuova postazione della Guardia Costiera di Nago Torbole. Proprio in tema di postazioni dislocate sulle tre sponde del lago, il comandante del nucleo salodiano Antonello Ragadale (insediato ai primi di marzo alla sede operativa di Salò) auspica il «ri-schieramento» estivo di una motovedetta sulla sponda veronese per garantire risparmi sui costi di trasferimento e un aumento della vigilanza, ad esempio sui diportisti. A questo proposito le sanzioni amministrative elevate in questi dieci mesi dell’anno sono già 245 contro le 111 del 2019 e le 150 del 2018. Dato in aumento nelle ultime stagioni anche per la superficialità e l’imprudenza nella conduzione di natanti, soprattutto quelli a noleggio per i quali non c’è l’obbligo della patente nautica. «Solo» 8 infine i decessi, numero identico al 2019 ma inferiore agli 11 del 2018. Dato quest’ultimo però difficilmente contrastabile, dovuto in qualche caso a gesti estremi, malori durante la balneazione o attività sportiva subacquea. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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