Guerra e pace sotto la torre di San Martino

di Alessandro Gatta
Alcuni dei figuranti che quest’oggi rievocheranno la battaglia
Alcuni dei figuranti che quest’oggi rievocheranno la battaglia
Alcuni dei figuranti che quest’oggi rievocheranno la battaglia
Alcuni dei figuranti che quest’oggi rievocheranno la battaglia

Tuonano i cannoni, sparano i fucili, gridano i soldati, galoppano i cavalli: ma se tutto questo non basta, a margine della grandiosa rievocazione storica in programma oggi pomeriggio (con oltre 250 rievocatori in costume, e l’attesa di non meno di 5mila spettatori), è bene far sapere che domani a Solferino e a San Martino si farà vivo, con tutto il suo staff, anche e addirittura l’arciduca Carlo d’Asburgo-Lorena, che dalle sue parti ancora chiamano «Sua altezza reale e imperiale», figlio dell’ultimo principe ereditario e nipote dell’ultimo imperatore d’Austria-Ungheria Carlo I, dal 2007 capo della Casa d’Austria. SPECIAL guest a sorpresa, last minute, del lungo weekend che celebra i 160 anni della sanguinosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, gli austriaci opposti ai franco-piemontesi, a cui presero parte più di 200mila soldati, con oltre 20mila morti e quasi 30mila feriti. L’arciduca raggiungerà il Garda domani mattina, per partecipare alle cerimonie conclusive in ricordo di tutti i caduti. Accompagnato dal rappresentante in Italia della Casa d’Austria, Massimiliano Lacota, e da una folta delegazione della Cancelleria, dai Cavalieri di San Giorgio, da nobili famiglie austriache e dal principe Serge di Jugoslavia, rappresentante di Casa Savoia, Carlo d’Asburgo parteciperà alla cerimonia di Solferino, in mattinata, con corteo e messa finale all’Ossario. Domani pomeriggio, dopo la visita al Museo di San Martino, l’arciduca presiederà inoltre la suggestiva funzione religiosa nell’Ossario di San Martino, deponendo alcune corone di alloro: insieme al suo folto gruppo di accompagnatori, Carlo d’Asburgo renderà omaggio anche alla cappella della Torre, dove riposano i resti dei primi due soldati austriaci morti pochi giorni prima della battaglia, il 22 giugno di 160 anni fa. UN ALTRO TUFFO nella storia, tra i resti di nobili fasti e anacronismi di un’epoca che non è più: l’evento clou del weekend, ovviamente, rimane la rievocazione storica in scena oggi pomeriggio nel parco di fronte ai monumenti e ai musei di San Martino. Anticipata da una vasta gamma di eventi collaterali: la simulazione di una chirurgia militare da campo, stamattina alle 10, visite guidate gratuite, l’inaugurazione di una nuova installazione multimediale (alle 10.30), lo spettacolo «W i Mucchetti» alle 11, una vera e propria «Maratona Risorgimento» con la presentazione di 6 libri (dalle 14). Alle 16 la prima esercitazione della cavalleria, alle 16.30 il concertino della fanfara dei bersaglieri di Bedizzole. Alle 17 si comincia: sul campo di battaglia, come detto, sono attesi più di 250 rievocatori, in arrivo dall’Italia e dall’estero, che per oltre un’ora rivivranno lo scontro che nel 1859 vide scontrarsi gli eserciti di Napoleone III, i francesi, di Vittorio Emanuele II, i sardo-piemontesi, e di Franz Joseph, gli austriaci. Ingresso unico, per tutto il giorno, a 5 euro: per motivi di sicurezza la Torre di San Martino sarà chiusa dalle 15 in poi. Nel frattempo venerdì sera San Martino ha ospitato un concerto in ricordo di Giuseppe Verdi a cura dell’ente filarmonico della Banda di Desenzano, ieri pomeriggio la sfilata in costumi d’epoca «L’Italia s’è desta» partita dal liceo Bagatta per concludersi in piazza Cappelletti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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