I ragazzi dell’Alberghiero alla prova della rassegna L’esame è «stappato»

di L.SCA.
«Profumi di mosto» è stata anche una palestra per gli studentiPer i ragazzi dell’Alberghiero un’utile esperienza «sul campo»
«Profumi di mosto» è stata anche una palestra per gli studentiPer i ragazzi dell’Alberghiero un’utile esperienza «sul campo»
«Profumi di mosto» è stata anche una palestra per gli studentiPer i ragazzi dell’Alberghiero un’utile esperienza «sul campo»
«Profumi di mosto» è stata anche una palestra per gli studentiPer i ragazzi dell’Alberghiero un’utile esperienza «sul campo»

Ci sono anche trenta alunni dell’Istituto alberghiero Caterina de’ Medici di Gardone Riviera tra i protagonisti della rassegna Profumi di mosto. Se per i clienti e i visitatori delle venti cantine si tratta di un’esperienza sensoriale per scoprire i vini rosa, rossi e bianchi della Valtènesi, della Riviera del Garda Classico e del San Martino della Battaglia, per gli studenti del quarto anno dei corsi di accoglienza, sala e cucina, si tratta invece della prima vera esperienza sul campo. «FONDAMENTALE questa esperienza dei ragazzi – sottolinea la loro docente Annamaria Biemmi – per maturare attraverso il confronto con il pubblico la conoscenza delle discipline apprese sui banchi dell’istituto e rapportarsi con clienti veri e propri». Durante le due giornate della rassegna, che si è conclusa ieri, i giovani sono stati assegnati tra le venti aziende partecipanti che propongono eventi e appuntamenti per far conoscere i profumi della vendemmia appena conclusa. C’è chi impiatta il cibo, altri versano il vino per gli assaggi ai visitatori. Qualcun altro invece illustra le caratteristiche dei vini o accompagna, anche in tedesco, la gente in visita alle cantine. Utile e da ripetere in futuro: «Lo scorso anno non avevamo partecipato – afferma la dirigente dell’istituto alberghiero Tecla Gaio – ma quest’anno abbiamo voluto esserci nonostante le limitazioni pandemiche. L’auspicio è che questo sia solo il primo stagionale di una serie di eventi “esterni”, partecipati con entusiasmo dai nostri studenti».

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