I «veti incrociati» bloccano la ciclabile Riva-Limone Fumata nera in Trentino

di L.SCA.
Il progetto della ciclabile Riva-Limone:  fermo alla «Casa della trota»
Il progetto della ciclabile Riva-Limone: fermo alla «Casa della trota»
Il progetto della ciclabile Riva-Limone:  fermo alla «Casa della trota»
Il progetto della ciclabile Riva-Limone: fermo alla «Casa della trota»

Nuovi intoppi per la ciclabile Riva-Limone, la necessaria prosecuzione trentina del magnifico percorso dell’alto Garda bresciano. Mai fare i conti senza l’oste, è l’adagio, dove in questo caso l’oste si identifica con i proprietari della «Casa della trota». Si tratta di un comparto immobiliare da anni in abbandono tra Riva e Limone a fianco della strada Gardesana, sul quale la nuova ciclopedonale avrebbe dovuto, o dovrebbe secondo gli ottimisti, passare nel parcheggio realizzato sopra il tetto dell’ex albergo. Così si prevedeva dal progetto di riqualificazione dell’ex ristorante a strapiombo sul lago, e anche i recenti annunci della giunta trentina per collegare nel più breve tempo possibile il tratto della ciclopedonale limonese con Riva del Garda sembravano intendere che tutto potesse risolversi in tempi brevi. INVECE non è così. L’incontro, l’ennesimo, avvenuto l’altro giorno a Trento con la famiglia Cicciarello, proprietaria dell’immobile, non ha avuto esito positivo e il progetto di rilancio dell’ex ristorante rimane per ora al palo. Al termine, tra facce scure e «no comment», i proprietari hanno esternato «delusione e amarezza» per la distanza che rimane tra il progetto pubblico e le aspettative dei privati. E adesso? Al confine lombardo c’è un’opera, la ciclabile di Limone, che al netto delle critiche di comitati e ambientalisti fa il pieno di turisti: ieri pomeriggio alle 14.30 il conta passaggi installato sul tratto a sbalzo fino al confine regionale aveva totalizzato 282.277 transiti dal giorno dell’inaugurazione del 14 luglio 2018. Sulla sponda trentina del lago il progetto della nuova ciclopedonale rischia di arenarsi. QUALCUNO, come il presidente di Garda Trentino spa Marco Benedetti, azzarda la proposta dell’acquisto del comparto immobiliare da parte della Provincia autonoma di Trento. Altra ipotesi che però sarebbe un colpo basso all’orgoglio di chi ha sempre scartato a priori l’idea di percorsi a sbalzo come a Limone, consisterebbe nell’aggirare l’ex Casa della Trota con un tratto a sbalzo sull’acqua che passi davanti all’edificio. Sarebbe in ogni caso davvero una beffa se per passare da quello snodo si dovessero spendere ancora altri soldi oltre quelli già preventivati. Il primo step al via in autunno da Riva del Garda alla galleria Orione costa 6,6 milioni di euro mentre per il secondo, che riguarda il tratto dalla galleria Orione al porto Ponale e dal porto Ponale al confine con il comune di Limone, il progetto viene stimato complessivamente di ulteriori 18 milioni di euro.

Suggerimenti