Il caso-molestie spacca le minoranze in Consiglio

di L.SCA.
Il municipio di Toscolano Maderno
Il municipio di Toscolano Maderno
Il municipio di Toscolano Maderno
Il municipio di Toscolano Maderno

Ha lasciato qualche scoria tra le minoranze a Toscolano Maderno l’ultimo Consiglio comunale, in seduta a porte chiuse causa Coronavirus. È stato caratterizzato dall’abbandono dell’aula, da parte dei quattro esponenti dei due gruppi di opposizione, dopo la richiesta, non accordata, dello stralcio del quinto punto all’ordine del giorno: metteva al centro dell’attenzione le interrogazioni, presentate proprio dalle minoranze, in merito alla vicenda del 77enne volontario del paese, agli arresti domiciliari con l’accusa di molestie e palpeggiamenti, a bordo dello scuolabus, nei confronti di alcune bambine tra i 10 e i 12 anni. A prendere le distanze sono altri componenti della lista civica Obiettivo Comune, tenuti all’oscuro delle azioni del capogruppo Massimo Stucchi sia riguardo l’interpellanza, che la successiva scelta di chiedere il rinvio della discussione. «L’interpellanza presentata per conto nel nostro gruppo poteva anche essere condivisibile, sarebbe stato utile saperlo per tempo - ha detto la portavoce Giuliana Capuccini -. Purtroppo, ormai da mesi, il capogruppo Stucchi, che dovrebbe rappresentare il pensiero e l’azione politica del gruppo, muove passi solitari spesso a noi difficili da comprendere e da condividere. Auspichiamo che faccia una seria riflessione sul ruolo che ricopre, ricordando che è frutto di energie comuni». Sulle motivazioni dell’abbandono dell’aula Alessio Campanardi, capogruppo del Centro destra, spiega che «abbiamo legittimamente chiesto di rinviare le nostre interrogazioni, semplicemente per permettere a tutta la cittadinanza di assistere alla seduta dal vivo. L’intervento letto dal sindaco è stato inconsistente, ricco di attacchi alle minoranze, uno sfogo volto a denigrare gli assenti e privo di risposte concrete. È stata banalmente spostata l’attenzione visto l’imbarazzante silenzio alle nostre sollecitazioni. Pensiamo che le offese gratuite e gli insulti siano un pericolosa deriva di questa Amministrazione che, di democratico, ormai non ha più nulla, basta ricordare tutte le situazioni in cui la Giunta ha esposto il paese a figuracce». Il lavoro del gruppo - conclude Campanardi, «prosegue verso la ricerca della verità, nel rispetto delle famiglie coinvolte». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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