Il Demanio rimane a Salò Un altro quarto di secolo nei locali dell’ex macello

di L.SCA.
La sede dell’Autorità di bacino: rimarrà a Salò fino al 2045
La sede dell’Autorità di bacino: rimarrà a Salò fino al 2045
La sede dell’Autorità di bacino: rimarrà a Salò fino al 2045
La sede dell’Autorità di bacino: rimarrà a Salò fino al 2045

L’ex Demanio rimarrà stabilmente a Salò per un altro quarto di secolo, conservando la solita sede messa a disposizione dal Comune. È STATA PROROGATA Infatti di ulteriori 5 anni fino al 2045 (rispetto a un precedente termine fissato al 2040) , la scadenza della convenzione stipulata tra l’amministrazione del Comune di Salò e l’Autorità di Bacino del lago di Garda, competente in materia di porti, spiagge, concessioni demaniali, costruzioni e impieghi vari della fascia a lago, per l’utilizzo come sede in comodato dell’ «ex Macello», lo storico immobile situato in via Pietro da Salò. La delibera di Giunta segue la richiesta formulata dall’Autorità di Bacino ai primi giorni di gennaio. È il secondo posticipo dopo il precedente, volto ad ottenere il prolungamento di 12 anni sulla scadenza della convenzione per l’utilizzo dell’immobile, fissata inizialmente all’8 febbraio 2028. L’Autorità di Bacino si è resa infatti disponibile a realizzare e finanziare le opere di manutenzione straordinaria della copertura dell’edificio che utilizza in comodato e anche a provvedere alla tinteggiatura esterna per un importo complessivo dei lavori stimato in 350 mila euro. Questa ultima richiesta di prolungamento di ulteriori 5 anni, dal 2040 al 2045 per l’utilizzo del comparto immobiliare, si è resa però necessaria in seguito ad alcune prescrizioni formulate al progetto dalla Soprintendenza. PER OTTEMPERARE alle richieste, l’intervento è stato rivisto in alcune tipologie di lavorazioni e il quadro economico complessivo dei lavori è variato adesso fino a un importo di 500 mila euro. Il prolungamento della convenzione di ulteriori 5 anni quindi stato deciso è in virtù della maggiore spesa che l’Autorità di Bacino dovrà sostenere per l’intervento di manutenzione straordinaria, concordato per il rifacimento della copertura dell’edificio.

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