Il grande dolore per Eva, lutto cittadino a Lonato: straziante addio a 2 anni

«Che l'alba di ogni giorno ti porti l'amore di mamma e papà». Così la famiglia di Eva Rambotti ricorda la piccola di appena 2 anni morta tragicamente all’ospedale Civile di Brescia, per le conseguenze del drammatico incidente di venerdì sera, nella villetta dei nonni in località San Tomaso a Lonato. Quella sera la bimba era caduta nella piscina privata della famiglia, finendo sott’acqua: in breve tempo era stata soccorsa e riportata in superficie da uno zio, ma era già priva di conoscenza per le conseguenze dell’annegamento, con i polmoncini pieni d’acqua. In un terribile crescendo di paura e di speranza era stata rianimata a lungo prima dai congiunti e poi dai sanitari intervenuti con ambulanza e automedica, poi era stata intubata (ma ancora in vita: il suo cuoricino aveva ricominciato a battere) e trasferita d'urgenza in ospedale, dove è purtroppo arrivata in un coma dal quale non si è più risvegliata. Domenica infine la straziante notizia della sua morte.
La piccola Eva è tornata a casa lunedì sera, in via San Tomaso, dove adesso riposa nell'abbraccio dei familiari: i genitori Anna e Luca, la sorella Rachele e il fratello Lorenzo, i nonni Enzo, Luciana, Nicola e Mariana, gli zii e le zie. Già questa sera è previsto un santo rosario in sua memoria, in chiesa a Lonato. La messa funebre sarà invece officiata domani, alle 15.45, a Lonato nella Basilica di San Giovanni Battista. Tutto il paese è in lutto, in silenzio, sotto shock per quanto accaduto: in tantissimi tra ieri e lunedì hanno fatto visita all'abitazione dei genitori, per portare anche un piccolo segno di vicinanza. Ha espresso il suo cordoglio anche il sindaco Roberto Tardani, in rappresentanza del Comune di Lonato, che ha proclamato per domani il lutto cittadino.
«Un sentito ringraziamento a tutto il personale del reparto di Rianimazione pediatrica degli Spedali Civili di Brescia per le cure e l'assistenza prestate alla nostra bambina», hanno fatto scrivere i genitori addolorati nei necrologi già affissi in paese. Ma della piccola Eva resterà un ricordo indelebile anche per la vita di altri bambini: la famiglia ha infatti acconsentito all'espianto degli organi per la donazione. Gli accertamenti sull'accaduto sono affidati ai carabinieri di Desenzano, intervenuti già venerdì sera per i primi rilievi. Come da prassi è stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Brescia, ma è solo di un atto dovuto, in casi come questi: al momento nessuno risulta indagato. Non ci sono dubbi, del resto, sulle cause del decesso: annegamento, come confermato dagli primi accertamenti medico-legali. •.