«Il lago non è
una discarica».
Il volontariato al contrattacco

di Luciano Scarpetta
Anche sulle spiagge raccolta una miriade di oggetti abbandonatiMascherine e sacchetti: una splendida mobilitazione di popoloSommozzatori e volontari a terra riportano in superficie gli oggetti buttati nel lago negli anni
Anche sulle spiagge raccolta una miriade di oggetti abbandonatiMascherine e sacchetti: una splendida mobilitazione di popoloSommozzatori e volontari a terra riportano in superficie gli oggetti buttati nel lago negli anni
Anche sulle spiagge raccolta una miriade di oggetti abbandonatiMascherine e sacchetti: una splendida mobilitazione di popoloSommozzatori e volontari a terra riportano in superficie gli oggetti buttati nel lago negli anni
Anche sulle spiagge raccolta una miriade di oggetti abbandonatiMascherine e sacchetti: una splendida mobilitazione di popoloSommozzatori e volontari a terra riportano in superficie gli oggetti buttati nel lago negli anni

Erano sguardi allibiti quelli dei passanti ieri mattina dalle parti della piazzetta Amici del Golfo a Salò. Pareva impossibile ma tutto quel delirio proveniva dai primi 15 metri del fondale e dalle spiagge. Accatastato a riva un delirio assortito di schifezze: dallo scafo di una barchetta in vetroresina a lastre di compensato (sperando fosse solo quello a prima vista), cassette e oggetti vari in plastica, bottiglie di vetro in quantità industriale, vasi da notte, lattine e tanti pneumatici, di auto ma anche di camion. «PURTROPPO i copertoni sono la prova che c’è ancora chi preferisce utilizzare il lago come discarica invece di conferire il materiale ai centri di raccolta, afferma Michele De Leo, di Sea Shepherd, l’organizzazione regista di queste pulizie domenicali nel golfo di Salò. Non da meno i numerosi sacchetti neri riempiti a terra da tanti giovani volontari che dalle 9 alle 14 hanno tirato a lucido le spiagge. Tantissime le adesioni a questa ecologica Woodstock salodiana di spiagge e fondali: una sessantina i sub non solo di Sea Shepherd. ma anche Benaco Guardians, gruppo di volontari del lago che in pochi mesi ha già contribuito alla pulizia dei fondali, e ancora le Garda zero waste girls e i gnari gardesani del Wwf oltre i Ghost diving di Iseo, più altri sub in rappresentanza dei North Central Divers (sub di varia provenienza lombarda), Dir Bergamo, il Merano club sommozzatori e Scuba litrox sub club di Trento. A terra non solo i Benaco Guardians, ma tanti giovanissimi volontari di Legami Leali e altri dell’ultima ora provenienti un po’ da ogni dove. Come il salodiano Giacomo Marchiori con un gruppo di amici di Manerba, Brescia e Nuvolento: «Ricordo quando partecipavo ad analoghe iniziative negli anni ’80 con l’Oratorio di Campoverde – afferma prima di mettersi in posa mascherato per la foto ricordo - per questo ho voluto esserci ancora». Per la loro ouverture ecologica invece, Martina di Bedizzole, Viktoria di Lonato e Lisa di Salò, hanno scelto la foce del torrente in prossimità della nautica Arcangeli. «OTTIMA INIZIATIVA, sicuramente da riproporre», afferma il vice sindaco e assessore all’ambiente Federico Bana. L’ultima edizione si era svolta una decina di anni fa sul lungolago di Salò quando tra i reperti venne trovato anche un moschetto della prima guerra mondiale. «Saltato per Covid l’appuntamento con i giovani del consiglio comunale dei ragazzi ci siamo rifatti questa domenica». •

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