LA TESTIMONIANZA

Il padre di Yana: «Mia figlia era il mio sole, adesso chiedo giustizia»

di Alessandro Gatta
Oleksander Malaiko, pellegrinaggio sul luogo del ritrovamento del cadavere della 23enne: «Uccisa e gettata in strada, come immondizia».
La disperazione del papà di Yana dopo il ritrovamento del corpo senza vita della figlia (foto Only Crew). Yana Malaiko aveva 23 anni
La disperazione del papà di Yana dopo il ritrovamento del corpo senza vita della figlia (foto Only Crew). Yana Malaiko aveva 23 anni
La disperazione del papà di Yana dopo il ritrovamento del corpo senza vita della figlia (foto Only Crew). Yana Malaiko aveva 23 anni
La disperazione del papà di Yana dopo il ritrovamento del corpo senza vita della figlia (foto Only Crew). Yana Malaiko aveva 23 anni

Sarà conferito domani l’incarico per l’autopsia sul corpo di Yana Malaiko. L’esame autoptico inizierà subito dopo all’ospedale Carlo Poma di Mantova.
La ragazza di 23 anni è stata uccisa, per gli inquirenti, dall'ex fidanzato Dumitru Stratan, arrestato per omicidio volontario premeditato e aggravato e occultamento di cadavere: in carcere a Mantova non ha mai risposto alle domande. Yana è stata trovata senza vita mercoledì in una strada sterrata sul confine tra Lonato e Castiglione, di fianco alla centrale elettrica affacciata sulla Strada provinciale 83 (via del Benaco), avvolta in un fagotto di stoffa e coperta da rovi e sterpaglie. 
La prossima settimana a Castiglione sono attesi gli uomini del Ris di Parma, che dovranno esaminare l'appartamento di Yana (condiviso con Cristina Stratan, la sorella del presunto killer) dove si sarebbe consumato il delitto, le auto che Stratan aveva in uso il giorno della scomparsa (la sua Mercedes e la Fiat 500 della sorella) e a quanto pare anche il luogo del ritrovamento del cadavere. 

Incessante la processione nel luogo di ritrovamento del cadavere
Incessante la processione nel luogo di ritrovamento del cadavere

Fino al tramonto è continuato il pellegrinaggio degli amici di Yana e dei volontari 

Nella stretta stradina perpendicolare a via Benaco ieri è proseguito fino al tramonto il pellegrinaggio degli amici di Yana e dei volontari che per 12 giorni hanno affiancato le forze dell'ordine nelle ricerche. Di fianco alla catasta di rami dove mercoledì pomeriggio è stato trovato il corpo sono stati posati lumini, fiori, bigliettini e ricordi. 
In lacrime c'era anche Oleksander Sasha Malaiko, il padre della giovane vittima: «Era il mio sole - ha ribadito ieri a Bresciaoggi - e me l'hanno ammazzata e gettata in strada come un sacco dell'immondizia. Chiedo solo che venga fatta giustizia, mi affido alla magistratura: lui deve pagare per tutto quello che ha fatto». Probabilmente già domani il papà ha intenzione di organizzare un momento per ricordare Yana e ringraziare tutti coloro che si sono dati da fare: riprendendo un'antica usanza ucraina che celebra i defunti, verrà condiviso un pezzo di pane e un bicchiere di vino. «Voglio ringraziare tutti: i carabinieri, i volontari, i cittadini di Castiglione - continua Malaiko - e l'amico Francesco Porrello, il criminologo Gianni Spoletti, chiunque mi sia stato vicino in questi giorni d'inferno. Solo grazie a voi non sono andato fuori di testa».

Il funerale potrebbe essere celebrato la prossima settimana

Il funerale verrà organizzato probabilmente la prossima settimana, non appena verrà eseguita l'autopsia e arriverà il nulla osta alla sepoltura: Yana Malaiko verrà tumulata a Romano di Lombardia, dove è cresciuta e dove ancora abitano il padre e i nonni. La ragazza sarebbe stata uccisa dall'ex fidanzato la notte del 20 gennaio, probabilmente strangolata: Dumitru Stratan l'avrebbe avvolta in un fagotto e caricata nel bagagliaio della sua Mercedes, con cui sarebbe rimasto impantanato nella zona umida di Valle, vicino a un laghetto dove forse avrebbe voluto gettare il corpo. Dopo aver liberato la sua auto, si è spostato e ha abbandonato il cadavere a meno di 100 metri dalla Provinciale. A decine hanno raggiunto ieri il luogo del ritrovamento: tra loro anche Piero, volontario di Castiglione impegnato dal primo giorno nelle ricerche. «Non potevamo girarci dall'altra parte e abbandonare Yana», racconta. Luciano da Cavriana e Patrizia da Lonato lasciano un mazzo di fiori: «La tua vita se n'è andata, ma tu sarai sempre con noi». Ieri ha riaperto anche il bar Event Coffee, gestito da Cristina Stratan e dove Yana lavorava: si cerca di tornare alla normalità, ma non sarà più quella di prima.

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