Il Parco alto Garda si racconta al Museo

Il Museo del Parco alto Garda a Prabione di Tignale ha riaperto i battenti
Il Museo del Parco alto Garda a Prabione di Tignale ha riaperto i battenti
Il Museo del Parco alto Garda a Prabione di Tignale ha riaperto i battenti
Il Museo del Parco alto Garda a Prabione di Tignale ha riaperto i battenti

Tra le tante riaperture post pandemiche, non poteva mancare il museo del Parco dell’alto Garda bresciano a Prabione di Tignale. Fino al 14 settembre resterà aperto nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle 14 alle 18, sabato dalle 13 alle 18, martedì chiuso. Il centro visitatori è il punto di partenza anche di stampo didattico, per comprendere l’anima della biodiversità dei nove Comuni comprensoriali del Parco, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone, Valvestino e Magasa. Chi entra può infatti immaginare di trovarsi sul monte Caplone e godere della vastità e della bellezza del territorio, grazie a una gigantografia panoramica lunga 20 metri, scattata dalla cima più alta del Parco. Nel percorso espositivo, nuovi strumenti interattivi basati sulla filosofia hands-on (toccare con mano) accompagnano il visitatore: numerosi pannelli tattili e tridimensionali sono inoltre a disposizione del pubblico per avere un’immediata conoscenza della fauna ittica del Parco, delle diverse specie di agrumi coltivati nelle limonaie, delle principali varietà locali di olivo. All’interno anche la sala dedicata alla foresta demaniale e altri allestimenti con le riproduzioni delle principali specie endemiche che rendono così noto questo territorio tra i botanici europei, come la sassifraga del monte Tombea, la dafne delle rupi e il raperonzolo di roccia. Pannelli tattili permettono inoltre di toccare campioni di legni, cortecce, corna, palchi e altre tracce di animali che rendono l’esperienza della visita adatta non solo ai visitatori più giovani, ma anche ai non vedenti e ipovedenti, con l’obiettivo di rendere il museo più inclusivo. Il percorso si completa con nuovi filmati, in parte inediti, dedicati alla cultura delle tradizioni del territorio e alla sua biodiversità e, soprattutto, con lo storytelling che il visitatore può scegliere di ascoltare con audioguide in più lingue o mediante QR code. Terminata la visita al Museo, attraverso un percorso di raccordo esterno si può visitare l’osservatorio dotato di un percorso botanico-naturalistico, il Centro europeo per la riproduzione del gambero di acqua dolce e il Parco avventura. •. L.Sca.

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