Il Pd e i nuovi depuratori «Non li calate dall’alto»

di L.SCA.

«Sul progetto della depurazione del Garda serve una valutazione tecnica “terza” ed indipendente, non viziata in origine da vincoli imposti dal probabile futuro gestore». Questa la posizione del direttivo del Pd di Salò, voce fuori dal coro nel panorama politico gardesano. «La difesa dell’ambiente rappresenta per noi da sempre un valore non negoziabile - afferma il Pd di Salò -. Il lago di Garda e il fiume Chiese hanno bisogno di progetti seri che ne salvaguardino le comunità, le peculiarità territoriali e anche le realtà produttive. Dobbiamo sottolineare, con rammarico, come chi di competenza non ha fornito chiarezza e condivisione, per tal motivo siamo convinti che necessiti un ampio coinvolgimento territoriale, non con decisioni calate dall’alto». Ma la preoccupazione è anche di «mantenere e, se possibile, implementare, i 100 milioni che il governo del Pd aveva stanziato». Suggerimenti? «Una valutazione “super partes” dovrebbe perseguire la soluzione più efficace, anche in termini di futura gestione degli impianti. Non si tratta di mediare tra posizioni del “non a casa mia”, ma di capire come rispondere nel miglior modo possibile all’esigenza di depurazione del Garda». •

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