Il secolo di Luigi Laini sindaco della concordia

Il ricordo  del sindaco Luigi Laini con i ragazzi della scuola a lui intitolata
Il ricordo del sindaco Luigi Laini con i ragazzi della scuola a lui intitolata
Il ricordo  del sindaco Luigi Laini con i ragazzi della scuola a lui intitolata
Il ricordo del sindaco Luigi Laini con i ragazzi della scuola a lui intitolata

«Luigi Laini non è stato sindaco di Desenzano, ma per Desenzano». In questa frase dello storico Edoardo Campostrini c’è l’essenza della vicenda umana e politica di colui che a Desenzano sarà per sempre «él sìndic». Nel centenario della nascita, i figli di Luigi Laini - Giuseppe, Anna e Vittorio - lo hanno voluto ricordare con tre momenti: una mostra fotografica in piazza Malvezzi al bar dell’Interdetto; un incontro coi i ragazzi della scuola primaria a lui intitolata; un convegno partecipassimo all’hotel Villa Rosa, moderata da Gigi Bertagna. Nato il 24 luglio del 1922, Laini è stato sindaco di Desenzano dal 1951, quando fu eletto giovanissimo all’età di soli 29 anni, per la Democrazia Cristiana: rimase poi in carica (con una pausa dal 65 al 68) fino al 1975, l’anno della sua prematura scomparsa. Antifascista attivo nel periodo della Resistenza, fu stimato anche dalle opposizioni di sinistra, come ha ricordato al convegno l’ex deputata del Pci Piera Bonetti. Ma di Laini si è ricordata soprattutto la figura umana, «l’onestà interiore, una delle sue eredità», come ha sottolineato al convegno l’ex sindaco Fiorenzo Pienazza. •. S.Avi.

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