Il tunnel della
Valvestino sotto
un fuoco incrociato

di Luciano Scarpetta
Per le istituzioni senza tunnel la Valvestino diventerà un deserto
Per le istituzioni senza tunnel la Valvestino diventerà un deserto
Per le istituzioni senza tunnel la Valvestino diventerà un deserto
Per le istituzioni senza tunnel la Valvestino diventerà un deserto

Il tunnel della Valvestino si farà. «Senza se e senza ma». Lo ha ribadito il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti rispondendo all’interrogazione presentata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle Alex Marini e Filippo Degasperi. Una risposta indirettamente rivolta anche agli ambientalisti bresciani che contestano un progetto bollato come una «follia. Il traforo costerà 32,4 milioni per servire un bacino di utenza di poco più di trecento persone, ovvero i residenti di Magasa e Valvestino. In sostanza - dicono - si investirà circa 100 mila euro per ogni fruitore». Il M5S chiedeva se fossero state valutate alternative di investimento per lo sviluppo del territorio della Valvestino, in seconda battuta sollecitare la predisposizione di un’analisi costi-benefici sull’opera e infine assoggettare il progetto al processo della valutazione ambientale strategica.


«IL PROGETTO del collegamento viario della Valvestino con il Trentino –sottolinea Fugatti - è da sempre caldeggiato dai residenti della zona e rientra nella programmazione degli impieghi delle risorse del Fondo Comuni Confinanti». L’intervento prevede la realizzazione di un collegamento stradale che metta in connessione l’altopiano della Valvestino con la Valle del Chiese consentendo di ridurre notevolmente i tempi di accesso ai servizi e nel contempo di costruire una linea di attraversamento «di un’area di forte integrità ambientale ma ad elevato rischio di abbandono». Valvestino e Magasa si trovano in una zona fortemente penalizzata per i collegamenti e questo nel corso degli anni è stato una delle cause dello spopolamento dei paesi. I principali servizi sono situati in prossimità della sponda del lago di Garda, con un tempo medio di percorrenza di 40 minuti.


«ATTUALMENTE – continua Fugatti - la mancanza di un idoneo collegamento stradale tra la Valvestino e la zona ovest del Trentino condiziona negativamente l’intero sistema infrastrutturale del comprensorio di confine. Il collegamento stradale produrrà l’aumento della scorrevolezza del traffico, la riduzione dei tempi di percorrenza e quindi dei consumi e dei conseguenti impatti sull’ambiente, il miglioramento della sicurezza stradale e il rilancio economico dell’area turistica in declino». Il progetto viario è stato presentato dal Comune di Valvestino, in qualità di capofila della forma associata composta dai Comuni di Magasa, Tignale, Capovalle e Gargnano e rientra tra i 21 progetti finanziati per un importo complessivo di 107.969.155 euro nelle annualità 2010-2011 nella programmazione degli impieghi delle risorse del Fondo Comuni Confinanti. L’opera da 32,4 milioni, è sostenuta per 18 milioni e 792 mila euro da fondi Odi, dalla Provincia di Trento per 6 milioni, dalla Regione Lombardia per 4 milioni, dai Comuni di Magasa e Valvestino per un milione e mezzo tramite il Fondo di coesione, e dal Fondo Comuni di confine per 608 mila euro. Il collegamento lungo 4.967 metri è composto da un tratto in galleria naturale e da un tratto all’aperto. Il tunnel largo 4,5 metri sarà a senso unico alternato. L’imbocco sul lato bresciano è previsto dalla provinciale di Valvestino all’altezza del bivio per la frazione di Armo, mentre quello trentino a Bondone, in località Baitoni.

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