Il turismo detta
il manuale di
sopravvivenza

Per il turismo gardesano si annuncia una stagione a tinte fosche
Per il turismo gardesano si annuncia una stagione a tinte fosche
Per il turismo gardesano si annuncia una stagione a tinte fosche
Per il turismo gardesano si annuncia una stagione a tinte fosche

Luciano Scarpetta Un suicidio economico. È quello che si sta profilando all’orizzonte per il comparto turistico gardesano danneggiato pesantemente dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Ogni giorno da più parti vengono lanciati appelli a Governo e istituzioni locali per ulteriori misure di sostegno. «C’È FORTE preoccupazione sulla prossima stagione turistica che si preannuncia gravemente compromessa - ammette il presidente del Consorzio albergatori di Gardone Riviera e Salò Mauro Maccarini -. Ne prendiamo atto dalle disdette che costantemente riceviamo, che ormai arrivano anche per i mesi di luglio ed agosto, dalle zero prenotazioni o richieste. La preoccupazione riguarda naturalmente l’importante perdita economica che dovremo affrontare, ma altrettanto ci preoccupa la sorte dei nostri dipendenti, in particolare dei lavoratori stagionali». Tra Salò e Gardone Riviera si parla almeno di un migliaio di occupati, a cui si vanno ad aggiungere quelli dell’indotto, quasi tutti residenti nel territorio. «Bene la cassa integrazione per il personale già assunto; bene anche la sospensione parziale dei mutui e l’apertura al credito: mancano però aiuti concreti alle strutture stagionali e prospettive a lungo termine. In assenza di misure forti e nell’assoluta impossibilità di prevedere quale sarà l’andamento della crisi e del mercato, non saremo purtroppo in condizione di garantire il consueto numero di assunzioni, nemmeno di fare previsioni sul rilancio della stagione, che quando ci sarà, sarà comunque lenta e difficile. Nella peggiore delle ipotesi forse non saremo neppure nelle condizioni di garantire le aperture». Secondo le ultime statistiche le ricadute sulle imprese del territorio che operano nel settore del turismo, commercio e indotto sono già pesantissime ancora prima di Pasqua, periodo che sulla riviera bresciana del lago coincide tradizionalmente con il via della stagione turistica. «Le aziende - afferma Maccarini - si trovano in seria difficoltà a pagare i tributi, a fronte di una previsione di incassi azzerata, il 70% in meno di presenze secondo le stime». Le assunzioni programmate per il 1 aprile sono sospese fino a tempo indeterminato e i sussidi invernali alla disoccupazione ormai terminati. Come fare? «Le amministrazioni comunali rimangono per noi gli interlocutori di riferimento, chiediamo loro un aiuto». Ieri sono state formulate ai sindaci di Gardone Riviera e Salò alcune proposte: riduzione e differimento delle prossime scadenze per il pagamento della tassa sui rifiuti delle attività produttive legate al turismo; riduzione della tariffa relativa all’imposta sulla pubblicità e insegne, posticipo del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali, riduzione di almeno il 50% sul canone annuale per l’occupazione del suolo pubblico con plateatici rimodulandolo in ogni caso al periodo di effettivo utilizzo. E ancora: differimento del pagamento dei canoni di locazione per le attività commerciali e turistiche che hanno sede in immobili di proprietà comunale, l’azzeramento dell’aliquota Imu in pagamento per quegli immobili che rientrano nella categoria D2 (alberghi) o categoria A con destinazione ricettiva. •

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