L’architetto di ferro
vuol battere il record
di triathlon estremo

di Maria Lisa Piaterra

Sarà un 2016 denso di prove atletiche «estreme» per Vincenzo Catalano, 46enne architetto di Desenzano, che nel nuovo anno mira a migliorare il record mondiale.

LA DISCIPLINA in cui si cimenta da anni è l’«Ironman», una sorta di triathlon estremo che prevede di percorrere in un giorno 3,8 chilometri a nuoto, 180 in bicicletta e 42 di corsa. L’atleta, che nella vita di tutti i giorni è imprenditore nel campo immobiliare ed edile, punta in alto per la nuova stagione sportiva.

«Nel 2006 - racconta Catalano - avevo stabilito il record mondiale di Ironman triathlon, correndo in un anno 34 Ironman. A dieci anni di distanza, punto a migliorare questo record tentando di arrivare a 40».

Una tenace preparazione atletica, insieme a una forte motivazione psicologica, sono i punti di forza che accompagnano l’atleta in ogni sua nuova avventura. Il nuovo anno presenta un calendario denso di gare e competizioni al di là del quotidiano allenamento. Si parte il 14 febbraio in Svezia con una gara di 100 miglia solo di corsa, poi a marzo in Florida per un doppio Ironman, a maggio alle Canarie e a giugno in Austria. Luglio lo vedrà impegnato in due doppi Ironman e uno triplo, fino ad agosto con il clou delle gare in Svizzera dove si terrà un doppio Decaironman ovvero 20 ironman in venti giorni consecutivi. Poi ancora gare in Virginia e in Messico. Una sfida estrema contro se stesso, la fatica, il dolore, alla ricerca di performance di ferro.

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