L’arco di Balbiana
è risorto
dalle macerie

di Alessandro Gatta
L'arco di Balbiana com'era da cinque secoli e come tornerà a giorni
L'arco di Balbiana com'era da cinque secoli e come tornerà a giorni
L'arco di Balbiana com'era da cinque secoli e come tornerà a giorni
L'arco di Balbiana com'era da cinque secoli e come tornerà a giorni

Ultimi giorni, davvero: tempo una settimana (o poco più) e l’arco di Balbiana sarà finalmente ricostruito. Tale e quale a com’era prima di essere abbattuto da un camionista nel 2016, pezzo dopo pezzo e pietra dopo pietra: nulla è stato lasciato al caso nel delicato processo di recupero, che ha ricomposto la struttura con le sue parti originali.

CI SONO VOLUTI quasi due mesi, e di questi quasi la metà solo per numerare e catalogare le pietre che nel novembre di tre anni fa erano state letteralmente abbattute da un furgone della Bartolini: lo storico arco del XV secolo aveva resistito per mezzo millennio, prima di essere steso da un autista al suo primo giorno di lavoro, probabilmente ingannato dal navigatore. Progettazione e direzione dei lavori sono stati affidati agli architetti Mario e Paolo Toselli, padre e figlio che hanno offerto gratuitamente i loro servizi, «per il bene del paese», affiancati dagli ingegneri Emanuel Perati e Massimo Pilati, con le opere edili a cura della Società generali costruzioni di Toscolano. Un lungo cammino: le pietre che componevano l’arco originale sono state numerate una ad una, poi trasportate al magazzino comunale dove la struttura è stata ricomposta allo stato dell’arte, sulla base di una gigantografia a grandezza naturale utilizzata come base di lavoro. «L’abbiamo ricostruito con un’armatura a sacco - spiegano Mario e Paolo Toselli - e un paramento esterno, senza cementi armati ma con malte fedeli ai materiali originali, con base di calce. Anche il recupero e il riposizionamento delle pietre è stato un lavoro difficile: ci sono volute quasi tre settimane solo per l’esatta numerazione».

ADESSO è fatta, o quasi: ultimi ritocchi e sarà pronto. «Siamo orgogliosi di aver contribuito a ricostruire un pezzo di storia, la vera immagine del paese - commentano i Toselli -. Ce l’hanno detto in tanti, e del resto è qui da vedere: Balbiana senza il suo arco, non è Balbiana». Soddisfatto anche il sindaco Isidoro Bertini, che annuncia, al termine dei lavori, anche un meritato taglio del nastro. Ancora da fissare: l’ordinanza di chiusura della strada si concluderà il 31 marzo, salvo imprevisti il cantiere dovrebbe essere smontato per la prossima settimana. Poi finalmente tutto tornerà come prima: sono passati circa 800 giorni dall’incidente. Ci sono voluti dei mesi per organizzare la ricostruzione, per completare il progetto in stretto contatto con la Soprintendenza. Un’opera praticamente a costo zero: gli oneri della ricostruzione infatti sono stati ripagati dall’assicurazione della ditta che ha provocato involontariamente il danno.

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