L’Associazione turistica verso il «rompete le righe»

di L.SCA.

A Gargnano cala il sipario sull’Atg, l’associazione turistica nata una decina di anni fa sulle ceneri del Consorzio associazione albergatori ed esercenti. Tra le cause del dissolvimento del sodalizio non si distingue nessun motivo scatenante, se non la progressiva diminuzione di anno in anno degli associati che inesorabilmente porterà nei prossimi mesi, alla riunione di fine anno, allo scioglimento dell’associazione. Muovendo però la cenere tra gli operatori di settore, affiorano nervi scoperti: «Inutile pagare la tassa adesione all’associazione (fissata per gli albergatori ad esempio in base al numero delle stanze) per mantenere la sede con ufficio informazioni, personale e promozione web, se poi chi dovrebbe provvedere in concreto a dare impulso al territorio con gli introiti della tassa di soggiorno fa poco o nulla per promuovere. Alla resa dei conti - spiega un albergatore che preferisce mantenere l’anonimato - paghiamo due volte: della serie oltre il danno la beffa». Il sodalizio presieduto da Stefano Del Pozzo nacque nel 2000, contestualmente al Consorzio Riviera dei Limoni (ora confluito in «Garda Lombardia») per fornire a turisti e villeggianti un servizio all’epoca carente sul territorio, dagli eventi alla promozione sul web. Con l’introduzione della tassa di soggiorno, attriti e frizioni sono aumentati obbligando in un certo senso albergatori ed esercenti a fare di necessità virtù: non potendo sottrarsi al balzello, la scelta è ricaduta sul mancato rinnovo della quota di adesione all’associazione turistica. Secondo i bene informati, la sede dell’Associazione turistica Gargnano, a fianco del bar Gardesana, nei prossimi mesi verrà rilevata dalla Pro loco, adesso ospitata negli angusti spazi del porticato dell’ex municipio. «Peccato vivere una situazione simile a Gargnano - conclude un altro associato -: a livello promozionale qui si va a marcia indietro». •

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