L’inferno-Gardesana e il rito della Pasquetta

Le prove generali del delirio pasquale sono andate in scena ieri, quando l’azione combinata di un incidente nella galleria Tremosine, a sud di Limone, e del tradizionale saluto di Vasco Rossi alle folle festanti, in quel di Fasano, ha trasformato la Gardesana nel consueto girone dantesco. Code chilometriche, tempi di percorrenza biblici, secchiate di insulti e di lamentele scaricate su Facebook e dintorni. Scene di ordinaria follia che si ripeteranno, in versione apocalisse, tra oggi e domani. Soprattutto domani. Perché al richiamo della Pasquetta sul lago («a bere il gelato») il bresciano non sa proprio resistere. Guai a farsi mancare le canoniche quattro-cinque ore di patimenti e isterie, in coda già a Rezzato e con il «gombet» a prendere il sole fuori dal finestrino. A fargli compagnia decine e decine di altri campioni delle partenze intelligenti e dei percorsi alternativi. Buona Pasqua, folli. E buone code.

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