L’ombra del
caporalato su
vigneti e oliveti

di Luciano Scarpetta
Vendemmia e raccolta olivicola: scoperti 28 lavoratori in nero
Vendemmia e raccolta olivicola: scoperti 28 lavoratori in nero
Vendemmia e raccolta olivicola: scoperti 28 lavoratori in nero
Vendemmia e raccolta olivicola: scoperti 28 lavoratori in nero

Anche sul Garda compare l’ombra nera del caporalato sulla vendemmia e sulla raccolta delle olive: l’operazione condotta dai carabinieri di Brescia, Desenzano e Salò ha permesso di scoprire 28 lavoratori in nero su 116 controllati. Sono state sospese dall’attività 6 aziende agricole gardesane, che hanno potuto riaprire solo dopo aver provveduto ad assumere i lavoratori con contratto di lavoro trimestrale, pagando i contributi a partire dalla data di inizio del lavoro accertato, oltre alle sanzioni elevate a loro carico.

IN TUTTO, a seguito dell’operazione, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 47 mila euro. Hanno dato questi risultati i controlli a tappeto svolti dal Nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Brescia, in collaborazione con le Compagnie di Salò, Desenzano per contrastare il fenomeno del «caporalato» nella manodopera impiegata nella raccolta dell’uva e nelle ultime settimane delle olive. Sono state 28 le ispezioni in aziende agricole e oleifici, su tutto il Garda e in particolare in Valtenesi. Va aggiunto che l’operazione di contrasto al lavoro sommerso e allo sfruttamento della manodopera, ha il duplice scopo di tutelare i molti imprenditori che operano nella legalità e contrastare con decisione coloro che, invece, traggono indebiti vantaggi «competitivi» dalla commissione di gravi illeciti a discapito dei lavoratori. «Spiace quando si viene a conoscenza di episodi del genere, ma le norme ci sono e vanno rispettate - commenta Emanuele Ghirardelli, presidente di Aipol, l’associazione dei produttori olivicoli -. In tante realtà della provincia la manodopera è familiare e molto frequentemente, in aziende di notevoli dimensioni, ci si avvale delle prestazioni lavorative di addetti già regolarizzati da cooperative».

PURTROPPO però non è una novità che in altre circostanze, si trovi spesso manovalanza soprattutto straniera, campi «affollati» nei fine settimana così come gente che chiede appositamente giorni di ferie al proprio datore di lavoro per andare a lavorare in nero nella raccolta delle olive. Soprattutto in annate come questa nelle quali la raccolta del frutto è abbondante. «Siamo ormai verso la fine della campagna olivicola – spiega ancora il presidente di Aipol Emanuele Ghirardelli -: ancora una decina di giorni e tutto sarà finito. Dopo l’annata 2017 di scarico questa stagione ha visto raddoppiare la quantità con rese iniziali tra il 14 e il 16%, scese di un paio di punti percentuali dopo la pioggia della scorsa settimana».

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