L’onda di detriti ora spaventa il basso lago

di Silvia Avigo
La bonifica di detriti e macerie vegetali lasciati in eredità dalla pienaL’effetto esondazione del Sarca ora minaccia ora il basso Garda
La bonifica di detriti e macerie vegetali lasciati in eredità dalla pienaL’effetto esondazione del Sarca ora minaccia ora il basso Garda
La bonifica di detriti e macerie vegetali lasciati in eredità dalla pienaL’effetto esondazione del Sarca ora minaccia ora il basso Garda
La bonifica di detriti e macerie vegetali lasciati in eredità dalla pienaL’effetto esondazione del Sarca ora minaccia ora il basso Garda

La piena del Sarca ha creato una diga di detriti e scarti di legname alla foce del Garda. E per i Benaco Guardians è scattato lo stato di allerta perché la barriera artificiale rischia di potenziare gli effetti devastanti della prossima ondata di maltempo. Il 30 agosto il fiume ha raggiunto a livelli mai visti a causa di una raffica di violenti nubifragi: con una portata con picchi di 494,97 metri cubi al secondo, onde altre oltre un metro e fortissime correnti con livelli che hanno superato quelli della tempesta Vaia del 2018 secondo i tecnici della provincia, 300 tonnellate di legname si sono riversate alla foce del lago di Garda trascinando un numero incalcolabile di rifiuti incastrati tra i detriti. Ad evitare un disastro ecologico sono stati i Vigili del fuoco che hanno dispiegato in sole 48 ore circa 35 volontari per contenere lo sversamento. Per i Benaco Guardians, l’organizzazione di tutela ambientale che monitora e protegge il delicato ecosistema del Garda collaborando attivamente con tutte le associazioni del territorio, l’emergenza non è finita. «L’INTERVENTO dei Vigili del fuoco è stato fondamentale per contenere l’emergenza ma le reti hanno potuto raccogliere solo la parte superficiale dello sversamento - si legge nella relazione stilata a una settimana dalla piena -. Le conseguenze già si vedono in Valtenesi e, a breve, le correnti sospingeranno i rifiuti sulle coste del Basso Garda». Per gli operatori che sono già intervenuti in Valtenesi attraverso alcune operazioni di pulizia delle spiagge in particolare a Manerba raccogliendo un eccezionale quantitativo di rifiuti plastici tra i residui legnosi, le correnti stanno inevitabilmente arrivando nel Basso Garda, le sorvegliate speciali Desenzano e Sirmione verranno monitorate e ripulite a dovere dai volontari attraverso il coinvolgimento delle altre associazioni del territorio. E siccome per risolvere e prevenire un problema bisogna andare alla sua origine, a marzo scatterà la maxi operazione di pulizia del fiume che impegnerà i Benaco Guardians supportati da una pletora di associazioni. Fino a quel momento la situazione sarà monitorata da controlli periodici. •

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