La combriccola
del Blasco a
caccia di selfie

di Luciano Scarpetta
I fan in adorante attesa all’estero di Villa Paradiso di FasanoVasco gardesano da InstagramSul posto anche i carabinieri«Vascofili» in trasferta sul lagoFoto di gruppo aspettando che il Blasco faccia capolino dalla porta
I fan in adorante attesa all’estero di Villa Paradiso di FasanoVasco gardesano da InstagramSul posto anche i carabinieri«Vascofili» in trasferta sul lagoFoto di gruppo aspettando che il Blasco faccia capolino dalla porta
I fan in adorante attesa all’estero di Villa Paradiso di FasanoVasco gardesano da InstagramSul posto anche i carabinieri«Vascofili» in trasferta sul lagoFoto di gruppo aspettando che il Blasco faccia capolino dalla porta
I fan in adorante attesa all’estero di Villa Paradiso di FasanoVasco gardesano da InstagramSul posto anche i carabinieri«Vascofili» in trasferta sul lagoFoto di gruppo aspettando che il Blasco faccia capolino dalla porta

«Che cosa posso fare adesso, faccio finta di niente: l’importante è che non se ne accorga la gente. Eh, eh, la gente», postava casualmente ieri su Instagram il Vasco nazionale. Invece la gente si è accorta eccome dell’arrivo del rocker di Zocca a Villa Paradiso di Fasano, beauty farm tra le più frequentate dai vip e dai cultori del benessere non solo della Penisola, con un portfolio di aficionados che annovera, pescando a caso nel mazzo, Tina Turner, Gloria Gaynor e Silvio Berlusconi. DA QUALCHE ANNO la clinica di bellezza è anche meta privilegiata della «remise en forme» di Vasco Rossi, ma per il «Duro incontro» con il rocker di Zocca bisognerà aspettare probabilmente, come sempre ormai, l’ultimo giorno. Ovvero domani, quando sui titoli di coda il «komandante» apparirà come da tradizione alla finestra per consumare il rito laico del selfie collettivo insieme alla folla osannante (si spera) a bordo strada. Nonostante tutto gli irriducibili rimangono lo stesso in trepidante attesa già dalle prime ore del mattino dalle parti di Fasano, appostati di fronte all’ingresso di Villa Paradiso. Basta poco, un energumeno che entra o esce dall’ingresso principale, per scatenare l’allerta: «È uno dei body guard - avvisa il solito bene informato - tra poco dovrebbe uscire». In un attimo, con la complicità della messaggistica digitale, via del Fontanone, la strada sul lato opposto della Gardesana, si popola di varia trepidante umanità. Ieri mattina intorno alle ore 10 è bastato che qualche pattuglia di fan in avanscoperta avvertisse che il Blasco era uscito in macchina per radunare in un amen qualche decina di adepti. Con il passare dei minuti, il numero e l’atmosfera in costante ebollizione ha consigliato l’arrivo di una pattuglia di carabinieri per prevenire varie ed eventuali sull’arteria viaria. «Speriamo di vederlo almeno per un istante», commentavano fiduciosi Silvia, Giacomo e Flavio, tutti trentenni, giunti nientemeno che da Vicenza appositamente sulla sponda bresciana del lago per provare a guadagnarsi un selfie con il loro idolo. «NON SAPEVAMO nemmeno dove fosse questo posto. Siamo partiti lo stesso in moto ed eccoci qua sperando di incrociarlo per la strada». Sì, perché come tradizione vuole, in occasione del soggiorno gardesano Vasco Rossi ama passeggiare al mattino tra le mulattiere dell’entroterra disseminate tra Gardone e Toscolano. Qualche fortunato riesce magari a scorgerlo per un attimo, quasi mai però ha la fortuna di poterlo immortalare. Nel gruppone degli aficionados assiepato in perenne attesa non mancano ovviamente gli ultra quarantenni, madri con pargoli al seguito, teenager con il ritratto di Vasco sul cuscino pronto per essere autografato e perfino nonne con i nipoti. Tutti aspettando il magic moment che però tarda ad arrivare. Ieri l’attesa non è stata ripagata. Se ne riparlerà oggi, «tanto da quella porta prima o poi deve uscire». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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