La maggioranza «scivola» sui fanghi

di Alessandro Gatta
La questione fanghi era stata sollevata anche dopo le segnalazioni di odori molesti in zona Rivoltella
La questione fanghi era stata sollevata anche dopo le segnalazioni di odori molesti in zona Rivoltella
La questione fanghi era stata sollevata anche dopo le segnalazioni di odori molesti in zona Rivoltella
La questione fanghi era stata sollevata anche dopo le segnalazioni di odori molesti in zona Rivoltella

La maggioranza scivola sui fanghi: dopo una discussione fiume, nell’ordine delle tre ore o quasi, per far spazio al bilancio la decisione unanime è stata quella di rimandare a data da destinarsi, al prossimo consiglio comunale, l’approvazione del «regolamento per l’impiego sul territorio comunale dei fertilizzanti provenienti da attività industriali di recupero dei residui di lavorazione e dei rifiuti», insomma i fanghi da spandimento agricolo. UNA DELIBERA fortemente voluta dal presidente del consiglio Rino Polloni, che nelle ultime settimane aveva raccolto «numerose segnalazioni di odori nauseabondi, soprattutto a Rivoltella. Un regolamento - ha spiegato - approvato da molti comuni mantovani, e che non vuole modificare le leggi regionali o nazionali, ma che entra nel merito della programmazione degli spandimenti, da notificare con almeno dieci giorni d’anticipo tramite posta elettronica certificata, e della loro classificazione, dando spazio ai conferimenti solo di giorno, dalle 10 alle 16, con la possibilità di eventuali campionamenti a sorpresa da parte del comune». Sono state però le opposizioni, nel corso del rovente dibattito, a sollevare più volte la questione dell’illegittimità: il consigliere Laura Tavelli ha presentato anche una questione pregiudiziale, poi respinta dal consiglio, in cui a suon di sentenze è stato ricordato come «il Comune non possa dotarsi di un regolamento sulla disciplina dei rifiuti, che è competenza esclusiva dello Stato o in questo caso, su delega, della Regione». «Abbiamo forti dubbi anche sull’efficacia - ha poi aggiunto il consigliere Stefano Loda - perché chi oggi trasgredisce la legge, continuerà a farlo comunque». «LA LEGISLAZIONE già c’è, e questo regolamento non fa altro che aggiungere ulteriore burocrazia», ha chiosato l’ex candidato sindaco Valentino Righetti. «Prendiamoci un momento per un esame ulteriore della documentazione - il commento dell’ex sindaco Rosa Leso - così da poter votare con maggior consapevolezza». Il consigliere Maurizio Maffi ha presentato per primo una precisa richiesta di sospensiva: «Al fine di rispettare le leggi dello Stato e della Regione - ha spiegato - ed evitare confusione su un tema così delicato, oltre a possibili onerosi ricordi al Tar, vista la certa illegittimità di questo atto». Forse per sfinimento, anche la maggioranza ha infine chiesto un rinvio, finalmente accolto: «Non c’è niente di male a spostare la delibera - ha detto Emanuel Piona, Forza Italia - così la prossima volta nessuno avrà più scuse». «Siamo favorevoli all’approvazione - ha aggiunto Giada Delalio, Lega - ma chiediamo tempo per dare la possibilità a tutti, noi compresi, di leggere i documenti». Decisiva anche la richiesta di rinvio del capogruppo di Desenzano Civica Paolo Abate. «In una logica di condivisione - ha concluso il sindaco Guido Malinverno - mi aspetto che la prossima volta non si dica che il nostro regolamento è inapplicabile». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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