La nuova Giunta al debutto col botto

di Luciano Scarpetta
La seduta d’insediamento del Consiglio comunale di Gardone Riviera
La seduta d’insediamento del Consiglio comunale di Gardone Riviera
La seduta d’insediamento del Consiglio comunale di Gardone Riviera
La seduta d’insediamento del Consiglio comunale di Gardone Riviera

Sono subito scintille in Consiglio comunale a Gardone Riviera: chi si aspettava solo applausi e strette di mano all’insediamento per il terzo mandato consecutivo del sindaco Andrea Cipani, ha avuto modo di ricredersi. Su progetti, dossier in sospeso e urbanistica il confronto è stato durissimo sin dalla prima seduta. DETTO della riconferma di Gianpietro Seresina come vicesindaco con delega ai lavori pubblici, turismo e affari generali e di Elio Armellini con delega all’urbanistica, edilizia privata, patrimonio e territorio comunale, sono stati indicati gli altri consiglieri che affiancheranno il sindaco con deleghe specifiche. Sarà Anna Vicentini a occuparsi del settore del diritto allo studio, Stefano Ambrosini per l’ambiente e innovazione tecnologica, Renzo Mulazzi allo sport, tempo libero e politiche giovanili, Fabiano Mauri nella programmazione in campo culturale e Gianluca Sinibaldi nella programmazione economica e bilancio. Il Consiglio comunale è completato, all’opposizione, da Adelio Zeni dell’omonima civica con il collega Claudio Pansa e Giorgio Berther capolista di Gardone Insieme. In aula è stata battaglia all’ultimo punto dell’ordine del giorno, con l’approvazione definitiva della seconda variante al Piano integrato dell’ex area Esso, di fronte al Grand Hotel: un cantiere aperto da un decennio. Ora con l’acquisto di gran parte del comparto da parte dell’imprenditore Gian Pietro Pedretti (vi sistemerà la propria società, settore trattamenti di bellezza), l’edificio verrà completato. Adottato in Consiglio comunale il 28 ottobre scorso, il secondo piano integrato ex Esso vedrà anche il posizionamento di una piattaforma elevatrice dal lato del semaforo: i lavori esterni saranno terminati entro il marzo 2020, mentre l’intero fabbricato dovrà essere concluso e avere agibilità entro il 2022. «È UNA PRESA D’ATTO della variante – ha premesso il sindaco Andrea Cipani – perché questo provvedimento è stato adottato nel 2018 e ha seguito tutto l’iter burocratico: per accelerare l’inizio dei lavori ho ritenuto di doverlo inserire stasera, a favore della nostra cittadinanza che per troppi anni ha dovuto sopportare un cantiere. Nessun motivo recondito, semplicemente senso del dovere». Poco convinte le minoranza: «Mi trovo in imbarazzo - ha esordito Adelio Zeni -: vengono illustrate questioni burocratiche, ma nel merito non è spiegato il beneficio pubblico dell’intervento». Alla richiesta, non esaudita, di illustrare il Piano integrato, Zeni ha annunciato la volontà di verificare più approfonditamente tanti aspetti della vicenda, come il numero delle unità immobiliari ad uso autorimessa. «Vanno verificate le opere eseguite – sostiene Zeni -. Inoltre: che cosa è demandato alla Giunta in merito allo schema di convenzione tra il Comune e gli attuatori privati dell’intervento? Chiederemo la convocazione di un consiglio comunale per esaminare tutti questi aspetti». Perplessità sul merito anche da Giorgio Berther: «Ci preoccupa il posizionamento dell’ascensore, da gestire con un contratto di manutenzione. Se i 90 mila euro dei costi di urbanizzazione sono compensati con questi lavori, poi se un disabile ha bisogno dell’ascensore, chi chiama per la chiave? Chi controlla i lavori?». Il punto è stato approvato a maggioranza, ma forse se ne parlerà ancora. •

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